Dal nostro inviato Antonio Martelli. Mangaratiba (Brasile), 18 giug. (LaPresse) – “In ritiro stiamo molto bene, è un posto dove possiamo lavorare con tranquillità. Se devo giocare sono pronto, siamo in 23 che vogliano giocare ma sappiamo che tutti dobbiamo aspettare il nostro momento”. Lo ha detto Thiago Motta, centrocampista della Nazionale, nel corso di una conferenza stampa a Casa Azzurri a due giorni dalla sfida contro Costa Rica. “Mi trovo molto bene con questa squadre e cercheremo di fare ancora meglio. Sono convinto che possiamo farlo e vediamo se già alla prossima possiamo migliorare quanto fatto contro l’Inghilterra”, ha aggiunto il centrocampista di origini brasiliane. “Ringrazio Daniele (De Rossi, ndr) per le sue parole, ma forse ha esagerato”, ha detto ancora Motta a proposito delle dichiarazioni di ieri del compagno. Il centrocampista si è poi tradito quando parlando di Verratti ha fatto capire che ha ottime chance di giocare: “Contro l’Inghilterra Verratti ha fatto un grande primo tempo come tutta la squadra, sarebbe una scelta più per dare un riposo a un giocatore che ha avuto la febbre. E’ un grandissimo giocatore, siamo amici”. Per quanto riguarda la posizione in campo, nessuna preclusione: “Sono pronto a giocare o lì o più avanti ma con caratteristiche diverse e farò del mio meglio. I singoli vengono fuori quando la squadra funziona”. Sulle prospettive degli azzurri: “Abbiamo 3 campioni che hanno già vinto il Mondiale e sanno come si fa, non è facile ma vediamo cosa succederà”. Infine a Motta è stato chiesto se è sorpreso dalle difficoltà del Brasile: “Le squadre di Scolari non sono mai spettacolari ma arrivano fino in fondo. Non mi sorprendono le difficoltà, ma lotteranno fino alla fine per il Mondiale e di questo sono convinto”.
“I time-out sono molto importanti, perché si gioca in un clima difficile. Non è facile tenere ritmi alti per tutti i 90′ con queste condizioni”, ha aggiunto il centrocampista del Psg. “Sarebbe un bene per la salute dei giocatori e per la gente che vuole vedere un buon calcio – ha proseguito – Mi sono conquistato la maglia azzurra e sono contento, è una cosa che mi ha fatto crescere non solo come calciatore ma anche come uomo”. Per Motta questo è un Mondiale particolare. “Sono nato in Brasile, ma mi sento italiano. E’ un piacere giocare un Mondiale in Brasile ma soprattutto per una grande Nazionale come quella che difendo. Sicuramente – ha aggiunto – quando passerà il tempo penserò e saprò dire veramente cosa ho provato durante questo Mondiale. Ma ora penso a giocare, sono concentrato solo sul campo”. Alla domanda se ha sognato di giocare per la Seleçao brasiliana, Thiago Motta ha replicato: “No, perché sono andato via dal Brasile molto presto, quando avevo 11 anni. Da ragazzo ho giocato per il Brasile fino all’Unger 23. Poi ho vissuto per tanto tempo in Europa, in Spagna e ho acquisito il modo di giocare europeo. Ho avuto la fortuna di avere una famiglia italiana con mio mio nonno nato a Rovigo e di poter giocare con la Nazionale per questo. Ho sempre detto di sentirmi un italiano nato in Brasile e sono contentissimo di essere qui”.
Sull’avversario di venerdì, il Costa Rica, il giocatore della nazionale ha ammesso che “nel calcio non esistono più squadre che facili, certo ci sono 4-5 formazioni sula carta più forti delle altre ma se non si gioca sempre al 100% contro chiunque si va in difficoltà”, ha evidenziato Motta. “Poi con questi clima squadre come Costa Rica sono più abituate e hanno un piccolo vantaggio”, ha aggiunto il mediano azzurro. ‘Ticos’ reduci dalla vittoria contro l’Uruguay: “Non sono una sorpresa, hanno buoni giocatori, corrono e hanno fatto un’ottima partita. Li abbiamo visti in video, giocano molto bene di squadra. Possono fare la differenza davanti, verticalizzando molto il gioco in velocità”. “Sarà una partita molto difficile per noi, perché loro hanno entusiasmo: dobbiamo entrare in campo come se fosse una finale e la affronteremo così”, ha concluso Motta, che ha lasciato aperta una porta per un possibile ritorno in Italia. All’Inter ho vissuto un momento bellissimo, abbiamo fatto la storia. Ora stanno cercando di costruire una nuova squadra e io sto bene in Francia al Psg – ha concluso – Però in futuro non si sa mai, potrei anche tornare in Italia ma non a breve”.
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