Dal nostro inviato Antonio Martelli. Natal (Brasile), 22 giug. (LaPresse) – Tutto in novanta minuti. A meno di 48 ore dalla sfida decisiva contro l’Uruguay in cui gli azzurri si giocheranno l’accesso alla qualificazione agli ottavi, Cesare Prandelli sembra aver sciolto i dubbi sulla formazione che scenderà in campo contro la Celeste. Perso Daniele De Rossi per infortunio, diventava improponibile schierare di nuovo il 4-1-4-1 che poco ha convinto contro la Costa Rica. Per questo il ct ha deciso di tornare al passato ed affidarsi ad un solido 3-5-2, un modulo ben conosciuto soprattutto dal blocco Juve. In difesa infatti ci saranno oltre a capitan Buffon il trio bianconero composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini. Il difensore toscano oggi si è allenato regolarmente nonostante gli ormai soliti fastidi che non lo lasciano tranquillo. Esordio nel torneo per Bonucci, in panchina nelle prime due partite. Chiellini è chiamato ad una reazione d’orgoglio dopo la prova poco brillante contro Costa Rica. A centrocampo al fianco di Pirlo si rivede Verratti, con Marchisio leggermente più avanzato sulla trequarti. Sulle fasce confermato a destra Darmian, ormai certezza e non più semplice rivelazione azzurra. Sulla sinistra esordio Mondiale per De Sciglio che ha definitivamente smaltito le noie muscolari che lo hanno boccata all’esordio contro gli inglesi. La vera novità è in attacco dove il ct farà debuttare Ciro Immobile al fianco di un Mario Balotelli bello carico che in mattinata twittando ha invitato tutti a sorridere al grido di ‘Forza Azzurri’. “Non li ha mai provati insieme in partita, ma il ct sa bene cosa fare”, ha detto oggi in conferenza il capitano Gigi Buffon. Per Immobile invece c’è la chance tanto sognata nella fase di preparazione, il trampolino di lancio verso quel palcoscenico internazionale che l’anno prossimo sicuramente lo vedrà protagonista al Borussia Dortmund.
Il capocannoniere del campionato dovrebbe essere preferito ad un Cassano deludente contro Costa Rica e che oggi è stato provato nella formazione ‘B’ con Cerci (l’attaccante del Toro è stato portato oggi in ospedale per una serie di test allergici che hanno dato esito positivo) e Insigne a fargli compagnia. “Abbiamo due risultati su tre e non mi sembra una situazione così male”, ha detto intanto oggi ancora Buffon. E i calcoli in effetti sono presto fatti, agli Azzurri basta un pareggio o una vittoria per passare il turno. Non solo, ma in caso di successo e sconfitta di Costa Rica con l’Inghilterra gli Azzurri hanno ancora qualche chance di chiudere il girone al primo posto. Una sconfitta, qualunque sia il risultato dell’altra gara del girone, costringerebbe l’Italia ad un mesto ritorno a casa. “Sarebbe un fallimento”, ha ammesso candidamente Buffon oggi ricordando anche la deludente avventura di quattro anni fa in Sud Africa.
Di fronte c’è un Uruguay rinfrancato dalla vittoria contro l’Inghilterra e con un Suarez ormai pianamente ritrovato. Il bomber del Liverpool, insieme a Cavani, è lo spauracchio contro cui dovrà combattere la Nazionale di Prandelli. “Cavani e Suarez sono una grandissima coppia, ma non lo scopriamo in questo Mondiale, ne hanno dato conferma in Nazionale e nei loro club”, ha detto sempre Buffon oggi. Sono nove i precedenti tra le due squadre: con tre vittorie per l’Italia, di cui l’ultima l’anno scorso alla Confederations Cup ai rigori nella finale 3-4 posto. L’ultimo precedente ai Mondiali risale a Italia ’90 e anche in qual caso ebbero la meglio gli Azzurri per 2-0 con le reti di Schillaci e Serena. Tre le vittoria dei sudamericani, l’ultima in amichevole nel 2011 e tre anche i pareggi. Si gioca all’Arenas Das Dunas di Natal, tra una mobilitazione ingente di forze dell’ordine dopo gli incidenti dello scorse settimane.
L’incognita clima, visto l’orario di gioco, sarà certamente un fattore ma “non deve essere un alibi” ha detto oggi Buffon replicando indirettamente anche alle parole di ieri del dottor Castellacci. Ci saranno circa 28 gradi e le previsioni parlano anche di pioggia, non una novità per quella che è una delle città più piovose del Brasile e che non a caso negli ultimi giorni ha visto aprirsi una voragine in una favela proprio nei pressi dello stadio. In città sono già arrivati i primi tifosi italiani, gruppi sparuti anche in questa occasione in netta minoranza rispetto agli uruguaiani. Nel ritiro azzurro anche un ‘tifoso’ speciale, Paolo Bonolis con il figlio. C’è da dire che a Natal, come a Manaus, gli Azzurri potrebbero contare sull’appoggio del pubblico locale composto da tanti cittadini di origini proprio del nostro paese. Dirigerà la partita il 40enne messicano Marco Antonio Rodriguez Moreno, che non ha mai incrociato l’Italia in una partita a livello di nazionali maggiori.
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