Cagliari, 2 lug. (LaPresse) – “Sono contento di essere qui, c’è entusiasmo e una nuova proprietà. Il Cagliari è un club in Serie A da tempo. Giulini? Mi pare sia un tipo tranquillo, a cui piace stare dietro le quinte”. Così si è presentato in conferenza stampa il nuovo tecnico del Cagliari Zdenek Zeman. “A me piace stare sul campo, mi piace lavorare con i giovani – ha sottolineato – Ringrazio la società per questa possibilità. Il Bologna? Avevo già un accordo, poi mi ha spaventato la situazione societaria”. L’allenatore boemo si è soffermato anche sul mercato. “Non esistono giocatori incedibili, dipende da cosa si vuol fare – ha ammesso – Astori? E’ un calciatore importante, e credo abbia richieste importanti. Saremmo contenti se rimanesse, ma non tarpiamo le ali a nessuno. Noi non possiamo spendere cifre ingenti, cresceremo e valorizzeremo i calciatori che avremo”. Zeman ha parlato anche di capitan Conti, che lui ha conosciuto da giovane nella sua prima esperienza alla Roma. “Ha acquisito tanta esperienza qui a Cagliari, sarà leader nello spogliatoio, anche se potrebbe risparmiarsi qualche espulsione”, ha sottolineato.

“Per la Figc serve uno che ami il calcio e non i soldi, che voglia cambiare qualcosa”. Zeman si è espresso anche sul ‘vuoto’ in Figc, che ad agosto eleggerà il nuovo presidente federale al posto del dimissionario Giancarlo Abete. “Si cambia sempre poco, ora se ne parla perché i Mondiali sono andati male – ha aggiunto l’allenatore boemo parlando dello stato di salute del calcio italiano – Se gli azzurri avessero vinto non sarebbe cambiato niente. Il calcio è italiano è rimasto indietro, pensavamo di essere bravi senza fare nulla. In altri paesi lavorano tanto, qui si fa poco”. In chiusura il nuovo tecnico rossoblù ha anche parlato della sua esperienza alla Roma. “De Rossi? Non l’ho sofferto, forse lui ha sofferto me. Io ho sempre cercato di lavorare – ha spiegato Zeman – Non ho nessuna rivincita da prendere. Ho fatto bene a Roma, magari altri non sono d’accordo. Siamo arrivati alla finale di Coppa Italia e abbiamo valorizzato giocatori. Totti e De Rossi? Sono giocatori importanti, ma non sempre si riesce a fare quel che si vuole”.

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