Mondiali 2014, scandalo biglietti: si costituisce direttore ‘Match’

Rio de Janeiro (Brasile), 14 lug. (LaPresse/AP) – Una figura chiave nello scandalo della vendita di biglietti della Coppa del Mondo si è costituito alle autorità brasiliane quattro giorni dopo la rocambolesca fuga. Ray Whelan, direttore di Match, la società che detiene i diritti sulla vendita dei pacchetti hospitality della di Coppa del Mondo aveva fatto perdere le sue tracce da un hotel di Copacabana dopo essere stato rilasciato dalla polizia. Secondo le autorità brasiliane Whelan è a capo di una autentica organizzazione che vendeva illegalmente i biglietti dei Mondiali, insieme all’uomo d’affari algerino, Lamine Fofana. L’avvocato di Whelan ha spiegato che l’uomo si è consegnato a un giudice di Rio de Janeiro ed è stato portato in una cella di detenzione in attesa di essere preso in custodia dalla polizia.

Whelan era stato arrestato dalla polizia di Rio de Janeiro la settimana scorsa, ma liberato poche ore più tardi su cauzione. Gli inquirenti hanno poi ottenuto un nuovo mandato per il suo arresto la scorsa settimana, ma nel frattempo Whelan era scappato dal Copacabana Hotel dove alloggiava pochi minuti prima dell’arrivo della polizia. Sullo scandalo che rischia di toccare anche il nipote del presidente della Fifa, Sepp Blatter, il gruppo Match ha sempre negato ogni addebto e si è detto disposto a collaborare con le indagini. Secondo la legge brasiliana, la vendita di biglietti per eventi sportivi sopra il loro valore nominale è illegale. Ma è un crimine che normalmente prevede solo una multa di circa 225 dollari e nessuna pena detentiva.

L’ investigatore capo della polizia brasiliana Fabio Barucke ha chiesto formalmente per Whelan e almeno 11 altre persone già arrestate l’accusa di associazione a delinquere che prevede anche pene detentive. Le autorità brasiliane sono in possesso di almeno 50.000 telefonate intercettate legate alla compravendita dio biglietti, per ora sono state ascoltate solo metà delle registrazioni. Secondo l’accusa, i dirigenti di Match, altri funzionari dellla Fifa e della federazione brasiliana hanno favorito l’immissione sul ‘mercato nero’ dei biglietti in cambio di una percentuale sui profitti illegali.