La Planche des Belles Filles (Francia), 14 lug. (LaPresse) – Dopo le prime 10 tappe, con i due favoriti della vigilia entrambi ritirati a causa delle cadute, Vincenzo Nibali ha messo le mani sul Tour de France. Nella tappa odierna da Mulhous a La Planche des Belles Filles, di 161.5 km, lo squalo dello Stretto ha schivato l’uscita di strada di Alberto Contador, costretto poi al ritiro con la frattura della tibia, per andare poi a vincere da solo dopo un’ultima irresistibile scalata sulla salita finale. Una tappa da tregenda, con sette gran premi della montagna caratterizzati da pioggia, nebbia e strada bagnata che non hanno impedito al campione siciliano di battere tutti e riconquistare la maglia gialla di leader della corsa. Ma non è stato certo una passeggiata. “Questa è stata la tappa più difficile che abbia mai disputato in un grande giro, con sette salite e tante cadute”, ha detto un esausto Nibali. L’edizione numero 101 del Tour rischia però di passare alla storia come quella in cui i due principali protagonisti sono stato costretti al ritiro per una serie di incidenti. Nel corso della quinta tappa, infatti, il campione in carica Chris Froome ha abbandonato la Grand Boucle con un polso rotto e una mano infortunata. Dopo la prima settimana, con il giorno di riposo tanto agognato alle porte, Nibali ha ora davvero la possibilità di completare una storica tripletta avendo già vinto in carriera Giro d’Italia e Vuelta di Spagna.
La tappa odierna sui Monti Vosgi era attesa da tutti per il possibile attacco di Contador a Nibali, con lo spagnolo in ritardo di circa 2 minuti e mezzo accumulato nella difficile frazione disputata sul pavè la scorsa settimana. E invece per lo spagnolo del Team Saxo Tinkoff questa tappa si è rivelata un autenti incubo. Il 31enne ex campione del Tour è caduto in discesa mentre si andava a più di 60 km accumulando un ritardo pesante dal gruppo con Nibali e i migliori, dopo 18 km di sofferenza alla fine ha deciso di ritirarsi. Portato in ospedale, gli esami a cui è stato sottoposto hanno rivelato una frattura della tibia. Nibali, nel dirsi dispiaciuto per il ritiro del rivale, ha ribadito però che lui era pronto al ‘duello’. “Avevo già un buon vantaggio ed ero pronto a un grande duello con Alberto”, ha detto. “Le cadute sono parte di questo sport. Io stesso sono caduto molte volte in passato. È un peccato che il Tour abbia perso i due maggiori protagonisti”, ha ammesso. Con il trionfo a La Planche des Belles Filles, il leader del team Astana si è ripreso la maglia gialla dal francese Tony Gallopin. Grazie ad un lavoro super di Michele Scarponi in salita nonostante una caduta spettacolare, Nibali è scattato da solo a 3km dal traguardo. Il siciliano ha prima ripreso il fuggitivo Joaquim ‘Purito’ Rodriguez e sul traguardo ha preceduto di 15″ il francese Thibaut Pinot della FDJ e di 20″ lo spagnolo Alejandro Valverde della Movistar che ha regolato il gruppetto dei migliori. Nibali ha così riconquistato la maglia gialla che ha indossato per sette giorni dopo aver vinto la seconda tappa nelle colline del nord dell’Inghilterra. In classifica generale ora ha 2’23” di vantaggio sull’australiano Richie Porte del Team Sky, 2’47” su Valverde e 3’01” sul francese Romain Bardet dell’ AG2R La Mondiale. “Le gambe le sentivo bene. Sapevo che gli ultimi tre chilometri erano i più difficili e che dovevo attaccare”, ha detto Nibali che ha tagliato il traguardo succhiandosi il pollice in tributo alla sua giovane figlia.
Dopo la tappa odierna una cosa è certa: quest’anno il Tour sarà vinto da un corridore per la prima volta. Oltre a Froome e Contador, infatti, anche Andy Schleck, vincitore nel 2010, si è ritirato per una serie di cadute anche se già alla vigilia aveva detto che non sarebbe stato in grado di competere per la classifica generale. Secondo il suo portavoce, Contador ha detto che ancora non è in gradi di dire esattamente che cosa abbia causato l’incidente accaduto mentre in discesa viaggiava ad oltre 70 km/h. “Mi ha spiegato che ha colpito un sasso, o un buco nella strada, o qualcosa del genere e si è schiantato”, ha dichiarato Jacinto Vidarte durante la tappa. “Non poteva fare nulla”, ha aggiunto. Le immagini tv hanno mostrato un Contador con il ginocchio sagnuinante dopo la caduta, con un’ anca scorticata e il retro della sua maglia strappata. Lo stesso Nibali ha rivelato che si trovava accanto a Contador e quasi è andato giù anche lui. “Ho temuto che anche per me il Tour potesse finire. C’erano un sacco di rischi oggi”, ha concluso il siciliano.
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