Roma, 15 lug. (LaPresse) – “Ho deciso di venire qui per continuare a collezionare presenze in Champions League. Arrivo in un grande club, ambizioso, che si è rafforzato con giovani e giocatori di esperienza. Per me è una grande sfida. Sono pronto a lottare per un posto in squadra e cercare di vincere dei trofei”. Così si è presentato a Trigoria Ashley Cole, nuovo volto della stagione della Roma. Il difensore, reduce dalla lunga esperienza con la maglia del Chelsea, ha respinto le ipotesi di dissidi con il tecnico dei Blues José Mourinho: Ho sempre avuto un buon rapporto con lui. Ma gli anni passato per tutti e probabilmente – ha spiegato – non ero più utile al progetto del Chelsea, per quello che aveva bisogno Mourinho. Il mio agente mi ha detto di questa possibilità con la Roma. Ho molto gradito l’affetto della società, mi volevano fortemente e ho colto al volo questa opportunità”.
“Garcia? Un raffronto con Mourinho è un po’ prematuro, forse potrò rispondere tra sei mesi con più cognizione di causa”, ha aggiunto. Cole è stato anche interpellato sul problema del razzismo nel mondo del calcio: “E’ difficile rispondere. Mi è capitato di subire episodi del genere con la nazionale inglese, in Spagna. E’ davvero il momento di intervenire con decisione. Ma non sta a me decidere sanzioni, devono farlo gli alti dirigenti del calcio. Quel che è certo è che non si interviene le cose non cambieranno mai”. L’inglese ha confessato di non temere la pressione portata da una piazza ‘calda’ come Roma: “Ho trascorso 14 anni in Inghilterra, ho sempre lottato per un posto in squadra ed è quello che voglio continuare a fare. E’ vero, questo è un ambiente speciale, me ne sono reso conto subito. Sono consapevole che quando uscirò di casa avvertirò il calore della gente, ma sono qui per godermi la città e questa esperienza”.