Assemblea Figc, aperta 1/a votazione. Tavecchio: Lavorare insieme. Albertini: Scelta diversa

Roma, 11 ago. (LaPresse) – Si sono aperte all’Hotel Hilton di Fiumicino le operazioni di voto per la prima votazione dell’assemblea elettiva della Federcalcio che deciderà chi sarà il prossimo presidente fra Carlo Tavecchio e Demetrio Albertini. Accreditati 274 delegati per un totale di 509 voti. Per l’elezione del presidente in questa votazione è necessario avere la maggioranza dei tre quarti dei voti validamente espressi.

ALBERTINI – “Voglio essere un’alternativa. Dopo anni sui campi di calcio prima ed in federazione poi metto a disposizione tutte le mie esperienze. Non mi sento un calciatore, uno che pensa a sé stesso, ma un giocatore di calcio ovvero colui che mette a disposizione le proprie competenze per raggiungere gli obiettivi tutti insieme”. Lo dice il candidato alla presidenza della Figc, Demetrio Albertini, nel corso del suo intervento all’assemblea elettiva in corso di svolgimento a Fiumicino. “Non ho mai fatto una corsa sui numeri od una partita contro qualcuno – aggiunge – voglio dare la possibilità di una scelta diversa, per il bene del nostro calcio serve agire urgentemente ma prima dobbiamo chiederci chi vogliamo essere e che obiettivi abbiamo da condividere”. “Dobbiamo essere la federazione del fare e non del parlare – dice ancora Albertini – valorizzando le nostre specificità. Professionismo e dilettantismo hanno esigenze e funzionalità diverse. Trasparenza di obiettivi, non per separare ma per condividere”. Secondo Albertini: “Lo sport è meritocrazia e non obbligatorietà”. “Bisogna guardare all’estero – conclude – non per copiare un modelli ma per capire e conoscere cosa stanno facendo altrove”.

TAVECCHIO – “Niente è possibile se non si lavora insieme. Il calcio ha bisogno di andare avanti tutti nella stessa direzione”. Lo dice Carlo Tavecchio, presidente della Lega Dilettanti e candidato alla presidenza Figc nel corso dell’assemblea elettiva in corso di svolgimento a Fiumicino. “L’unità delle leghe deve tendere alla ricerca dell’interesse comune, che ovviamente riguarda anche le componenti tecniche e del mondo arbitrale – aggiunge – tutti devono fare un passo indietro, affinché tutti possiamo fare due passi avanti. Bisogna procedere con reciproche concessioni, che non devono essere compromessi ma devono avere come obiettivo l’interesse collettivo”. Tavecchio parla anche del rapporto con i media. “Penso ad una commissione media aperta ai rappresentanti della comunicazione sportiva. Sono certo che verranno fuori spunti interessanti”, ha concluso. “Spero di non aver offeso nessuno. E’ fisiologico che nelle competizioni elettorali i toni si inaspriscono e si dicono cose che non si pensano e che non si direbbero mai”, ha aggiunto Tavecchio tornando sulla battuta di ‘Opti Pobà’ che tante polemiche ha alimentato. “Se ho contribuito a questo inasprimento, mi scuso – aggiunge – è inutile che faccia finta di nascondere l’amarezza riguardo a quanto avvenuto nei miei confronti. Spero che si possa superare il momento dell’acrimonia, per trovare quella strada da ripercorrere insieme”.