Roma, 2 set. (LaPresse) – “Voglio essere chiaro, come ho fatto con i miei compagni, anche con i tifosi: purtroppo dovrò fare ancora dei mesi di terapia. Mi sento ancora un giocatore e proverò a uscire da questa situazione. C’è la possibilità che questo dolore mi fermerà per sempre, ma voglio dire che ce la metterò tutta per ripartire”. Lo dice Federico Balzaretti, difensore della Roma, in una conferenza stampa dove analizza il suo ‘calvario’ sportivo ed i guai fisici che gli impediscono di tornare all’attività agonistica”. “Il problema è nato una decina mesi fa, ho sentito un dolore al pube dopo la gara con il Torino – racconta – Pensavo fosse un problema passeggero, tanto da giocare contro il Sassuolo. Al termine di quel match mi sono dovuto fermare e abbiamo quindi riscontrato il problema alla sinfisi pubica”. “Abbiamo provato a fare un’operazione negli Usa che non ha dato grandi risultati – aggiunge – Abbiamo poi fatto vari tentativi in Germania. Questo problema purtroppo non mi permette di fare le cose minime sul campo: ogni volta che calcio esce fuori l’infiammazione”.
Una sitazione frustrante ma il giocatore non è intenzionato a mollare: “Ripeto, farò il massimo per tornare a giocare e questo mi fa sentire vivo e ancora parte di questo gruppo – dice – ringrazio i dottori e il club che non mi hanno mai fatto mancare niente. La Roma è una famiglia che mi sta supportando a 360 gradi. Mi dispiace per i miei compagni, mi sento in colpa e mi piacerebbe poter gioire con loro e soffrire con loro. Questo coinvolgimento da parte di club, mister e compagni mi dà la forza per andare avanti e superare le difficoltà che ho”. Balzaretti non esclude anche di potersi ridurre lo stipendio in attesa di poter tornare in campo. “Ho parlato con Pallotta – conclude – il club è libero di fare quello che vuole. Non è questo il nodo della questione”.
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