San Paolo (Brasile), 6 nov. (LaPresse) – “Non credo ci sia alcun limite di tempo per decidere: questa settimana la McLaren sta dicendo alcune cose, la scorsa (Gerard) Lopez della Lotus aveva detto che stavamo parlando, cosa vera, ma di un progetto che non riguarda la Formula 1”. Così il pilota della Ferrari Fernando Alonso dal circuito di Interlagos in vista del Gran Premio del Brasile ha parlato del proprio futuro, ancora incerto se non per il fatto che sarà lontano da Maranello. “Ogni giorno ci sono delle voci e oggi ho anche letto che avrei acquistato la Marussia per un dollaro, cosa assolutamente non vera”, ha proseguito lo spagnolo che si è poi soffermato sulla gara brasiliana. “Anche con la pioggia non abbiamo alcuna possibilità di successo – ha detto lo spagnolo – Con un bottino di appena due podi in questo campionato, non possiamo aspettarci che qualche goccia d’acqua ci possa mettere in condizione di ottenere una vittoria. Sfortunatamente non abbiamo un livello di competitività sufficiente, anche se è senz’altro vero che con la pioggia ci sono più opportunità, ma anche più rischi. Puoi guadagnare posizioni più facilmente, ma puoi anche perdere tutto”.

Alonso si è espresso anche in merito al doppio punteggio che verrà assegnato nell’ultimo Gran Premio stagionale ad Abu Dhabi. “Le cose stanno così e non ci possiamo fare nulla – ha sottolineato – Se vinci il titolo grazie a questa regola va tutto bene, mentre perderlo sarebbe un peccato. Però può capitare di vincere anche per un problema meccanico altrui o una penalizzazione e anche questo non è il massimo. Vediamola così: ci sono diverse variabili che possono condizionare l’assegnazione di un campionato, i doppi punti possono essere considerati solo una variabile in più”. Il pilota della ‘rossa’ ha poi tracciato un primo bilancio della stagione a due gare dal termina. “Questa è stata una stagione difficile e impegnativa, ma probabilmente anche la mia migliore: ho dovuto fronteggiare sfide difficili, compreso dover convivere con un campione del mondo dall’altra parte del garage, e ho gareggiato dando il massimo”, ha evidenziato. In Ungheria ho vissuto il momento migliore, quando ho comandato la gara fino a due giri dal termine e ho concluso al secondo posto – ha ricordato – Il peggiore in Giappone, con le terribili sensazioni vissute dopo l’incidente di Jules (Bianchi) e la delusione di aver completato solo tre curve prima di essere costretto al ritiro”.

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