Parma, 24 nov. (LaPresse) – Oggi quel che ci tenevo a dire è che già stamane ho parlato alla squadra e siamo tutti proiettati a fare l’impresa. C’è compattezza. Ho il compito di dare forza e speranza a questo gruppo”. Parola di Pietro Leonardi, amministratore delegato del Parma, intervenuto in conferenza stampa per parlare del difficile momento, sportivo e societario, che sta attraversando il club di Tommaso Ghirardi. “Ci sono 78 punti a disposizione, 26 partite. Sono tanti ma pochi se continuiamo con questo trend. Spero che dopo oggi si apra un discorso nuovo. Tutto passa attraverso i risultati del campo – ha proseguito il dirigente della società emiliana – Il calcio è condivisione di gioia e a Parma ho colto tante soddisfazioni e ora e’ giusto stare al gioco. Le contestazioni dei tifosi? Le rispetto, come possiamo pensare al momento di avere degli applausi? Questa città comunque ha dato prova ancora una volta di civiltà”.
Leonardi ha poi evidenziato che “i motivi per cui sono andato via dallo stadio ieri hanno poca importanza – ha spiegato – Io non sono uscito dallo stadio perchè contestato. Se la massa dice certe cose però dobbiamo riconoscere che abbiamo sbagliato perchè siamo ultimi in classifica. I problemi sono arrivati per quel che il Presidente ha già spiegato e io non rinnego quanto ho detto. Ma in questo momento mi prendo la responsabilità, come già fatto dopo Parma-Sassuolo, di ribadire il mio impegno fino all’ultima giornata”. Nonostante le tante difficoltà, l’ad del Parma è concentrato sulla salvezza del club. “Per me e’ una sfida da vincere. Ho dentro di me la voglia e la cattiveria sana per invertire la rotta e riconquistare quel che si è fatto in questi anni – ha sottolineato – Mi sono isolato dalle tanti voci con un solo obiettivo e ci metterò tutto me stesso per coglierlo. E’ la più grande sfida che dopo 23 anni di calcio ho voglia di realizzare”. Leonardi ha chiesto poi il sostegno dei tifosi. “Chiedo a chi vuol bene al Parma, ognuno nelle proprie possibilità, di sostenere il Parma. La città ha recepito il momento di difficoltà e a noi non resta che concentrarci sul campo – ha spiegato – La città che può darci ora di più se non sostenerci come ha fatto ieri, tifando fino a quando c’è stata speranza di recuperare la partita? Se i tifosi vogliono contestare me va bene, Leonardi non gioca, ma bisogna sostenere la squadra”, ha evidenziato.
La squadra di Donadoni in attesa della prossima sfida di campionato andrà in ritiro. “E’ una scelta condivisa con il gruppo, vogliamo provare tutto quello che è nelle nostre possibilità per arrivare fino in fondo e non avere nessun tipo di rimorso poi dopo – ha evidenziato – La prossima scadenza è il 15 di febbraio e noi dobbiamo però pensare solo al campo anche perchè nella scadenza del 17 novembre eravamo già ultimi, quindi è ovvio che ci sono anche altri problemi. Avevamo allestito una squadra che è stata decimata dagli infortuni, ma questo fa parte del gioco. Dobbiamo reagire senza pensare a queste cose, perchè altrimenti ci facciamo solo del male. Esonero Donadoni? Quando ci sono risultati e’ merito di tutti quando ci sono pessimi risultati il demerito è di tutti. Colpevolizzare uno solo sarebbe da vigliacchi”, ha concluso Leonardi.