Parma, 19 dic. (LaPresse) – “Le carte sono state firmate. Per tre mesi farò il presidente tecnico, poi gli azioni principali assumeranno quel ruolo e io successivamente farò il vicepresidente”. L’avvocato Fabio Giordano ha annunciato nel corso di una conferenza stampa il buon esito della trattativa che ha portato la cessione del Parma da Tommaso Ghirardi a una holding russo cipriota, la Dastraso Holgind LImited. “E’ una società che ha come business principale quello dell’estrazione petrolifere – ha aggiunto il legale – Non c’è nessuna spy story, siamo tutte persone conosciute. In questa operazione ho fatto il legale, la mia figura è stata scelta da tutte e due le parti Ringrazio la famiglia e il presidente Ghirardi che stimo sinceramente rispetto alle chiacchiere che si sono susseguite in questi giorni”.
Giordano ha spiegato poi i motivi che hanno spinto il presidente a cedere la società emiliana. “Ha ceduto il Parma un po’ per spinta della città e dei tifosi, il gruppo Ghirardi è solido, anche la holding straniera che lo ha conosciuto ha massima fiducia”. Non farà parte del nuovo organigramma societario Pietro Doca, l’imprenditore piacentino che inizialmente avrebbe dovuto ricoprire la carica di presidente. “Si è un po’ spaventato e questo ha comportato qualche difficoltà per noi”, ha evidenziato l’avvocato Giordano, che non ha rivelato i nomi dei nuovi proprietari. “Ho firmato un atto di riservatezza nei confronti delle persone, quando si sapranno i nomi vi renderete conto che si possono vedere anche su internet e altro ma oggi non posso farli”.
Giordano ha spiegato poi che la priorità della nuova proprietà è “mettere i conti a posto, la situazione è difficile ma non impossibile – ha evidenziato – La cifra esatta non la so, i soldi non sono miei, io oggi devo sedermi con tranquillità e vedere in maniera attenta le cifre e fare un piano ben preciso”. Sul piano calcistico il neo presidente ha assicurato che “l’obiettivo è rimanere in Serie A, non vogliamo andare in B – ha concluso – Parma è una stupenda città del nord conosciuta come il salotto buono d’Italia. La tifoseria è perbene rispetto ad altre un po’ esagerate L’interesse è anche per l’Italia, ed è un segnale positivo per l’economia italiana. Da avvocato ho consigliato ai miei clienti di non comprare una squadra di calcio, da imprenditore è un’ottima opportunità”, ha concluso Giordano.