Milano, 10 gen. (LaPresse) – “Non sono la persona adatta a parlarne. Se Vincenzo vuole, va in sede e chiede. Anche perché li abbiamo presi in prestito. Poi, quel che succederà a giugno, non lo so”. Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, replica così alla ‘frecciata’ a distanza di Vincenzo Montella in conferenza stampa. Parlando dei nuovi acquisti nerazzurri Podolski e Shaqiri, il tecnico dei viola aveva commentato: “Mi piacerebbe capire di più anche il famoso fair play finanziario, ancora non ho capito bene, sembra che non abbiano le risorse e fanno due colpi così…”.

“Da dove ripartiamo? Dobbiamo cercare di migliorare come squadra e fare le cose per bene, cercando di fare meno errori possibili perché nelle situazioni in cui abbiamo sbagliato abbiamo subito gol. Servirà concentrazione”. Il tecnico parla dei nuovi innesti Podolski e Shaqiri: “Non abbiamo cambiato molto”, analizza il tecnico. “A Torino, a parte Podolski, i giocatori erano gli stessi. È cambiato il modulo. È una squadra di 25 giocatori, alcuni a volte meritano di giocare, altri no. E’ abbastanza normale in una squadra, se uno merita, gioca. Non ho problemi. La cosa importante – spiega – è che l’Inter vinca e che i giocatori in campo facciano il massimo. Non siamo ancora molto vicini alla squadra che ho in mente, ma stiamo migliorando e sono fiducioso”.

Mancini chiarisce poi di non voler tornare sul caso Osvaldo, protagonista di uno screzio con Icardi in Juventus-Inter e vicino alla cessione: “Non voglio parlarne, a volte si parla di cose di cui non si sa. E inutile”. “Se domani peseranno più le squalifiche in difesa o quella di Kovacic? Le squalifiche pesano tutte sempre, però – commenta – credo che chi giocherà al loro posto farà bene perché ha una grande chance. È il momento di dimostrare che hanno una possibilità. Sono convinto che faranno bene”. Il tecnico parla poi delle condizioni di Shaqiri: “Nelle gambe ha 3-4 minuti. Non credo che sia pronto, il problema è che non rischi di farsi male, è fermo da dicembre”. Quanto agli avversari di domani, Mancini avverte: “Il Genoa è una squadra fastidiosa, è composta da giocatori bravi tecnicamente, rapidi, è molto aggressiva. Non sarà una partita semplice, sarà difficile – avverte – e dobbiamo fare una grande partita”. Domani sarà il turno di Vidic in difesa: “E’ un mese che non gioca, non sarà al 100 per cento, ma non abbiamo altre alternative, siamo rimasti con quattro difensori. È esperto, sa benissimo come deve comportarsi”.

“Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio – ribadisce Mancini – migliorare come squadra, per questo ci vorrà del tempo. Per questo dobbiamo sopportare anche delle giornate difficili. Ma son convinto che la squadra farà bene e che al più presto lotterà per il campionato”. Sull’interesse per Mario Suarez: “E’ un bravo giocatore, un ottimo centrocampista”. Sulle prossime mosse di mercato, il tecnico non si sbilancia: “Non lo so, la società sta facendo possibile in questo momento, chiaramente con l’andare dei giorni ci potranno essere delle possibilità. Dipende da quello che si presenterà”. “Come ho convinto Podolski e Shaqiri a venire? Ho parlato con loro, dicendo che l’Inter è un grande club”, spiega il tecnico nerazzurro. “Tutti i giocatori, credo, se hanno la possibilità di venire all’Inter, vengono. Per tornare a vincere dobbiamo prendere dei giocatori che possono aiutarci. Loro sono giocatori importanti, hanno militato in grandi club”.

Tre portieri, sette difensori, sette centrocampisti e sei attaccanti sono stati convocati da Roberto Mancini per la sfida di San Siro dell’Inter contro i rossoblu del Genoa. Prima chiamata per il neo acquisto Xherdan Shaqiri, escluso invece Osvaldo. Questo l’elenco. Portieri: Handanovic, Carrizo, Berni. Difensori: Andreolli, Campagnaro, Vidic, Dodò, Mbaye, D’Ambrosio, Donkor. Centrocampisti: Guarin, Kuzmanovic, Medel, Obi, Krhin, Hernanes, M’Vila. Attaccanti: Palacio, Icardi, Podolski, Puscas, Shaqiri, Bonazzoli.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata