Torino, 15 gen. (LaPresse) – Sei reti senza l’apporto degli attaccanti titolari Tevez-Llorente. Prova di forza della Juventus che travolge con un tennistico 6-1 l’Hellas Verona negli ottavi di finale di Coppa Italia e si guadagna la sfida ai quarti con il Parma. Se Allegri voleva una risposta dalle cosiddette seconde linee, questa è arrivata forte e roboante. A cominciare da Giovinco, autore di una doppietta tra cui il gol su punizione che ha sbloccato il risultato, e Morata, a segno su rigore, passando per Pereyra e Coman, che hanno realizzato la loro prima rete con la maglia bianconera, fino a Pepe, finalmente in campo dal 1′ e impiegato per tutti i 90 minuti dopo il lungo calvario degli ultimi anni, i campioni d’Italia hanno vissuto una serata perfetta, impreziosita dalla bella cornice di pubblico di uno Juventus Stadium tutto esaurito. Gara da dimenticare invece per i ragazzi di Mandorlini, poco grintosi e mai veramente in partita. L’assenza di Toni, influenzato, non può essere una giustificazione per una proba così scialba e opaca. L’Hellas Verona avrà modo di rifarsi già tra tre giorni, quando sempre allo Juventus Stadium cercherà la rivincita nel posticipo serale della 19/a giornata di Serie A contro i bianconeri.
Moderato turnover per Allegri, che è costretto a rinunciare all’ultimo momento ad Arturo Vidal per una forma di tonsillite. In campo Ogbonna e Padoin in difesa, Pepe a centrocampo accanto a Marchisio e Pogba, Pereyra dietro le due punte Morata e Giovinco. Alla prima opportunità i bianconeri passano. Giovinco su calcio di punizione scavalca la barriera e, complice un brutto intervento del portiere Rafael, porta in vantaggio la Juventus. Gli ospiti non riescono ad arginare il potenziale offensivo dei padroni di casa che sfiorano il bis già due minuti dopo con Morata (tiro alto) e poi ancora con Giovinco, su calcio di punizione. Rodriguez prova a svegliare i suoi con un tocco sugli sviluppi di un corner che termina a lato, ma in difesa mostra ampie lacune quando si fa saltare a doppia velocità da Pereyra, che solo davanti a Rafael lo tragigge in uscita con un delizioso tocco d’esterno destro. La reazione dell’Hellas è tutta in un tiro da fuori area di Nico Lopez, dopo una bella azione personale, che finisce di poco a lato, e in una conclusione al 38′ di Campanharo su cui Storari deve compiere l’unico vero intervento della sua serata. In chiusura di frazione infatti la Juve chiude già virtualmente la partita grazie a un’altro gol di Giovinco, questa volta da due passi, sull’assist rasoterra di Lichtsteiner.
La Juve ha vita facile contro la distratta retroguardia veronese anche nel secondo tempo: al 5′ Giovinco tenta un tiro a rientrare di destro che però finisce qualche metro sul fondo, ma tre minuti dopo Pogba approfittando di un rimpallo che lo favorisce segna da due passi il gol del 4-0. In una serata disastrosa l’Hellas riesce almeno a trovare il gol della bandiera con una scivolata da due passi di Nenè su torre di Marquez sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al 16′ però proprio il difensore messicano stende in area Giovinco, dal dischetto va Morata che si iscrive al tabellino dei marcatori battendo Rafael. Nel finale c’è spazio anche per Coman: è suo il gol più bello della serata, con una splendida conclusione sotto la traversa dopo una serpentina tra i difensori dell’Hellas, che riceve anche gli applausi del presidente Agnelli in tribuna.
JUVENTUS-HELLAS VERONA 6-1
RETI: pt 5′, 46′ Giovinco (J), 21′ Pereyra (J); st 8′ Pogba (J), 12′ Nenè (H), 18′ rig. Morata (J), 34′ Coman (J).
JUVENTUS: Storari, Lichtsteiner (37′ st Mattiello), Bonucci, Ogbonna (39′ pt Chiellini), Padoin, Pepe, Marchisio, Pogba, Pereyra, Morata, Giovinco (20′ st Coman). A disp. Buffon, Rubinho, Romagna, Evra, Vitale, Llorente. All. Allegri.
HELLAS VERONA: Rafael; Sorensen, Rodriguez, Marquez, Agostini; Tachtsidis (20′ st Greco), Valoti, Hallfredsson (24′ st Martic); Campanharo; Nenè, Nico Lopez (39′ st Cappelluzzo). A disp. Benussi, Gollini, Saviola, Lazaros, Marques, Sala, Brivio, Fares, Checchin. All. Mandorlini.
ARBITRO: Calvarese di Teramo.
NOTE: ammoniti Nenè e Rodriguez (H).
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