Parma, 11 feb. (LaPresse) – “Stiamo correndo e rincorrendo il tempo. Abbiamo preso il Parma a ridosso di scadenze importanti, contiamo di arrivare per tempo a quelle scadenze. Ringrazio chi ha parlato e anche chi ha parlato meno bene, ora saranno i fatti a far la differenza”. Sono queste le prime parole di Giampietro Manenti, nuovo presidente e proprietario del Parma, rilasciate nel corso della conferenza stampa di presentazione. “Siamo riusciti a chiudere l’operazione giovedì notte, in questi giorni abbiamo fatto tutti i passaggi di rito delle cariche, nella settimana entrante verranno fatti i nuovi CdA – ha proseguito – Abbiamo avuto in questi giorni l’assistenza del dottor Leonardi sennò sarebbe stato impossibile venirne a capo in così poco tempo. Siamo riusciti a quantificare l’impegno sull’immediato, gli impegni futuri li stiamo prendendo di petto ma avremo più tempo. Questa data del 16 (febbraio, ndr) è letale per tutti. Al più tardi domattina partiranno le prime tranches di bonifici”, ha sottolineato Manenti.
Il nuovo proprietario del club ducale ha rivelato poi di aver manifestato il proprio interessamento già qualche mese fa. “Avevamo interpellato il Parma a ottobre, con la vecchia proprietà non abbiamo raggiunto l’accordo ma avevamo studiato bene la situazione – ha spiegato Manenti – E’ un piano industriale quinquennale con cui siamo certi che arriveranno i risultati attraverso determinati step. Uno di questi è la ristrutturazione aziendale, lavorando anche dal punto di vista del marketing. Ci siamo posti una serie di obiettivi da sviluppare, coinvolgeremo non solo investitori italiani, il piano nei cinque anni è impegnativo ma è un qualcosa che si può raggiungere”. Accanto al neo presidente Fiorenzo Alborghetti ha spiegato che “la Mapi Group veicolerà investitori esteri anche di un certo calibro, oggi fare nomi senza un pezzo di carta non sarebbe corretto – ha sottolineato – Ci sono investitori di un certo livello interessati non solo al Parma ma al tessuto industriale di questa provincia e di questa città”.
Il nuovo proprietario del club ducale ha rivelato poi di aver manifestato il proprio interessamento già qualche mese fa. “Avevamo interpellato il Parma a ottobre, con la vecchia proprietà non abbiamo raggiunto l’accordo ma avevamo studiato bene la situazione – ha spiegato Manenti – E’ un piano industriale quinquennale con cui siamo certi che arriveranno i risultati attraverso determinati step. Uno di questi è la ristrutturazione aziendale, lavorando anche dal punto di vista del marketing. Ci siamo posti una serie di obiettivi da sviluppare, coinvolgeremo non solo investitori italiani, il piano nei cinque anni è impegnativo ma è un qualcosa che si può raggiungere”. Accanto al neo presidente Fiorenzo Alborghetti ha spiegato che “la Mapi Group veicolerà investitori esteri anche di un certo calibro, oggi fare nomi senza un pezzo di carta non sarebbe corretto – ha sottolineato – Ci sono investitori di un certo livello interessati non solo al Parma ma al tessuto industriale di questa provincia e di questa città”.