Parma, 4 mar. (LaPresse) – “Con un piano concreto e reale, dimostrabile, secondo me il Parma non fallisce”. Così il presidente del Parma Giampietro Manenti, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, è tornato a parlare della situazione economica del club emiliano. “Stiamo cercando di preparare i documenti da presentare in Procura, in modo che ci sia un piano credibile e un piano che sia anche duraturo negli anni, quindi con i professionisti abbiamo visto tutta la parte contabile, tutta la parte fiscale e tutta la parte legale, legata al problema Parma – ha proseguito il numero uno della società ducale – E cercheremo nei prossimi giorni di iniziare già a fare dei pagamenti”. A chi gli chiede effettivamente quando arriveranno questi pagamenti, Manenti risponde che “in effetti ho sempre parlato di tempi tecnici, riferiti non solo a quello che abbiamo poi estrapolato da tutti i dati, ma dei tempi che ci permettevano di vedere l’effettivo debito e gli effettivi pagamenti da fare – ha rivelato – Ci presenteremo sicuramente la prossima settimana in Procura con dei pagamenti fatti perché se no il tutto non avrebbe senso e poi ci permetterebbe di pagare a brevissimo non tutto ma comunque “entro il 30 giugno tutta la parte di pagamenti rimasta inevasa”.
Manenti ha provato ad asicurare l’ambiente parmense spiegando che “i soldi ci sono sempre stati, altrimenti non ci saremmo imbarcati in un’avventura così. Chiaramente dal dire all’inizio sono 50, sono 100, sono 200, al dire oggi con più o meno precisione quelli che sono ci permette di lavorare in modo più sereno – ha sottolineato il presidente del Parma – Non sono arrivati sui conti delle società di Parma Calcio, ma in realtà sono arrivati già da tempo. Anche in precedenza abbiamo dimostrato che c’erano, ma purtroppo non siamo riusciti a chiudere, performare, come si suol dire, quello che si voleva fare. Su quelli che saranno i pagamenti, sicuramente ci stiamo adoperando per accelerare il tutto, anche perché si vuole arrivare prima di un incontro alla Procura ad aver già effettuato almeno dei pagamenti importanti. Dico che appena è ultimato tutto il lavoro dei professionisti, partono i primi pagamenti”.
Parlando degli investitori, il numero del club emiliano ha evidenziato che “i soldi arrivano un po’ anche dall’Italia, investitori italiani, investitori europei e investitori anche extra UE – ha rivelato – Mi sembrava dovuto sottolineare che non tutti possono essere proprietari del Parma, il proprietario oggi è uno, quindi se si vuole trattare si tratta con quello, tutti gli altri, scusate il termine, è noia”. Manenti ha poi definito “buono” il rapporto con i giocatori, aggiungendo che “non ci siamo sentiti ieri, però con il mister e con il capitano Lucarelli ci siamo sentiti più volte. Adesso le rassicurazioni chiaramente sono quelle che abbiamo sempre detto, purtroppo c’è un’estrema confusione, perché ognuno oggi entra, ognuno oggi dice le cose che vuole dire, ci sarà anche il tempo per dare comunque a ognuno lo spazio suo – ha concluso il presidente del Parma – Se io sono un bluff? Probabilmente sì, probabilmente no, poi lo vedremo. Ognuno dice quello che vuole, ma questo succede solo, secondo me, in Italia, in quanto queste parole dette in un altro posto avrebbero avuto dei ritorni differenti”.