Astana (Kazakistan), 6 mar. (LaPresse) – Uno pari tra Kazakistan ed Italia al termine della prima giornata della sfida valida per il primo turno del World Group 2015 della Coppa Davis in corso sul veloce del National Tennis Centre di Astana. Dopo la sconfitta di Simone Bolelli contro Mikhail Kukushkin nel primo singolare, ha rimesso le cose a posto Andreas Seppi che nel secondo incontro ha sconfitto per 6-3 6-3 6-7(5) 6-2, in due ore e 34 minuti di partita, Andrey Golubev. Domani, alle 9 italiane, è in programma il doppio tra la coppia kazaka Andrey Golubev/Aleksandr Nedovyesov e quella azzurra Fabio Fognini/Paolo Lorenzi. Domenica (alle ore 9 italiane) gli ultimi due singolari: Kukushkin-Seppi e Golubev-Bolelli.
“Entrare in campo sotto uno a zero non è semplice ma ero abbastanza tranquillo. Sapevo che era un match fondamentale per restare in corsa e non andare sotto due a zero in trasferta dopo la prima giornata”. Lo dice Andreas Seppi dopo la vittoria contro Andrey Golubev che ha riportato l’Italia in parità nel match di Coppa Davis in corso di svolgimento sul cemento indoor ad Astana. “Penso di aver cominciato molto bene, solido e senza strafare. Aspettavo la palla giusta per spingere e chiudere – aggiunge – Per i primi due set è andato tutto per il meglio, poi nel terzo ho avuto un piccolo calo e Golubev è salito di livello prendendomi campo. Nonostante ciò ho rimontato e potevo vincere al tie break e chiudere in tre set. Nel quarto sono stato più aggressivo alla risposta e ho ripreso a servire bene”. Ha impressionato la lucidità con la quale il 31enne altoatesino ha gestito il momento delicato del match, dopo aver ceduto la quarta partita. “Indubbiamente sono più esperto di qualche anno fa – spiega tramite il sito della Federtennis – e sono più lucido nei punti decisivi. E poi non ho mai avuto un avvio di stagione così buono come quest’anno: semifinale a Doha, ottavi agli Australian Open, finale a Zagabria. Vincendo tante partite, anche soffrendo, acquisti fiducia e soprattutto entri in confidenza”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata