Torino, 2 mag. (LaPresse) – Forza, carisma e classe: in una parola Carlos Tevez. L’Apache è stato l’autentico trascinatore della Juventus al suo quarto scudetto consecutivo. Con 20 gol in 30 partite, l’attaccante argentino è stato l’uomo in più nella cavalcata dei bianconeri verso il tricolore. Gol mai banali e quasi sempre decisivi segnati nelle partite che contano. Le voci su un suo possibile addio a fine stagione per tornare nell’amato Boca Jr preoccupano ed a ragione i tifosi bianconeri che in Tevez hanno trovato l’erede di Alex Del Piero. Fondamentale già lo scorso anno sotto la gestione di Conte, l’Apache quest’anno ha fatto ancora meglio. Giocatore a tutto campo, micidiale in fase di finalizzazione ma presente in tutte le zone del campo per aiutare la squadra.
L’attaccante del ‘pueblo’ incarna alla perfezione la figura dell’uomo squadra, capace di prendersi sulle spalle i compagni e trascinarli alla vittoria. Un campionato impreziosito da giocate spettacolari come la rete segnata in casa del Milan alla terza giornata e soprattutto l’indimenticabile coast to coast nel 7-0 rifilato al Parma. Un fuoriclasse si vede nelle partite importanti e non a caso l’Apache negli scontri diretti non ha mai fatto mancare il suo apporto: a segno contro il Milan all’andata e al ritorno, lo stesso contro la Lazio e contro la Roma, in gol contro l’Inter. Proprio il gol segnato su punizione all’Olimpico contro i giallorossi ha di fatto chiuso il campionato, da lì in avanti è stata solo un conto alla rovescia fino alla matematica certezza del quarto scudetto. Dopo il ko nel derby sono proprio due gol di Tevez a trascinare la Juve alla vittoria contro la Fiorentina allo Stadium. Con 39 gol in 64 partite sta scalando a passi da giganti la classifica all time dei migliori marcatori stranieri della Juventus, ormai idolo indiscusso della tifoseria non sarà facile farne a meno nelle prossime stagioni. Alla società trovare sul mercato il degno erede, quel Top Player capace di trascinare la squadra come sta facendo l’Apache quest’anno.
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