Madrid (Spagna), 12 mag. (LaPresse) – Contro il Real “dovremo giocare con intelligenza”. Sono le parole di Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League a Madrid. Il portiere bianconero non è stato finora fortunato al Bernabeu, dove ha collezionato tre ko in altrettanti incontri: “Sono in buona compagnia, qui in parecchi hanno perso ed è ovvio che chi ha fatto il portiere spesso è uscito di qua almeno con un gol subito”, ha sottolineato Buffon. “Però è inevitabile che soprattutto, al di là dello stadio, della componente climatica che possiamo trovare domani, il Real ha un un valore offensivo talmente importante che se noi dovessimo ridurci solamente a cercare di di difendere il risultato, usciremmo dal campo con qualche rimpianto. Il Real Madrid è una squadra che segna in casa da 80-90 partite e magari può concedere qualcosa”.
Buffon ha commentato poi i recenti fischi riservati dal pubblico madrileno a Casillas: “Non consiglio nulla a Iker perchè alla fine sono situazioni personali e lui vive la sua qua. La contestazione è sicuramente un gesto ingrato ed inaudito per un professionista che si è speso professionalmente per una ventina d’anni per la causa e per la maglia del Real. Ha avuto tantissimo ma sicuramente ha dato anche tantissimo. Certi calciatori non meritano questo tipo di trattamento”. Il numero uno bianconero ha esaltato poi le qualità di Tevez: “Ha un temperamento molto spiccato, è un trascinatore, si sacrifica molto e capisce ciò di cui ha bisogno la squadra. Un grandissimo segnale di professionalità e di intelligenza calcistica”. Sugli obiettivi stagionali: “Siamo andati oltre le più rosee aspettative, considerando che abbiamo anche una finale di Coppa Italia. Per quel che riguarda la partita di domani, quando arrivi a 90 minuti da una finale, anche se è stato stupefacente il tuo cammino ed essere arrivato fino a lì, e si ha un esiguo vantaggio come il nostro, è normale che un qualcosa da perdere ce l’hai e lo senti, è inevitabile, perchè dentro ognuno di noi si culli il desiderio di poter conseguire questo sogno. Però abbiamo la consapevolezza e la serenità di sapere che l’unico modo per poter guadagnarci la finale è cercare di giocare al calcio nel modo che è più congeniale a noi. Per far sì di non avere rimpianti”.
Berlino, sede della finale di Champions, conserva dolci ricordi per Buffon, che proprio nella capitale tedesca conquistò il Mondiale con la Nazionale azzurra nel 2006: “Adesso è un po’ prematuro sentirsi o sognare di essere a Berlino. Anche se mai dovesse accadere, a quel punto mancherebbe la chicca finale, che sarebbe ulteriormente difficile: andare a Berlino dopo 9 anni per fare il turista o applaudire gli altri non è una cosa che ho messo in preventivo. Ora godiamoci questa semifinale di ritorno e guardiamo come andrà”. A detta del portiere bianconero, domani “sarà la partita dell’orgoglio del mondo Juve, non solo di noi giocatori, ma della società, del nostro staff tecnico, del tifoso. Sappiamo quanto queste componenti tengano alla competizione e dopo aver sofferto tanto per non essere stati protagonisti per troppo tempo, adesso ci siamo riconquistati con merito questa opportunità. L’importante – ha aggiunto – sarà uscire da questa gara senza avere rimpianti”.
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