Bruxelles (Belgio), 29 mag. (LaPresse/Reuters) – Si è svolta a Bruxelles una commemorazione per i 30 anni della strage dell’Heysel, quando 39 persone morirono per il crollo di un settore dello stadio in occasione della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool il 29 maggio 1985. Allo stadio Re Baldovino della capitale belga, una folla numerosa di familiari delle vittime ed ex calciatori hanno portato una corona di fiori e rilasciato 39 palloncini accanto alla lapide recante i nomi dei tifosi morti. “È sempre doloroso.
Trent’anni dopo lo è ancora di più”, ha detto Charline Francois che all’Heysel ha perso il fratello Jacques. “È bello aver organizzato una commemorazione perchè tutti dicono di non dimenticare, ma per noi familiari è ancora più difficile”, ha aggiunto. Presente anche l’ec difensore della Juventus Sergio Brio, in campo quella sera, che ha detto di sentirsi sempre a disagio quando torna in quello che è stato ribattezzato stadio Re Baldovino.
“Come mi sento oggi? Come mi sono sentito durante tutti questi anni quando sono tornato in Belgio a giocare in questo stadio. Mi sono sempre sentito strano, strano”, ha detto Brio. Una commemorazione si è svolta anche a Liverpool, tenuta dal cappellano del club, alla presenza del capitano del Liverpool del 1985 Phil Neal, del dirigente della Juventus Gianluca Pessotto e dell’ ex giocatore bianconero Massimo Bonini che hanno posato una corona di 39 gigli bianchi.
A Torino, invece, la Juventus ha organizzato una messa commemorativa nella chiesa della Gran Madre. Un silenzio raccolto carico di commozione ha avvolto il momento in cui, dal pulpito della chiesa torinese della Gran Madre di Dio, sono stati scanditi uno ad uno i nomi dei 39 innocenti che persero la vita. Alla funzione religiosa ha partecipato tutta la società, il presidente Andrea Agnelli, la Prima Squadra, lo staff tecnico e la dirigenza. Lungo l’elenco dei rappresentanti delle istituzioni sportive e non presenti alla cerimonia: il presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, il direttore Generale della Lega Serie A, Marco Brunelli, il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini, Giorgio Marchetti, Uefa competitions director e le autorità cittadine, rappresentate dal Sindaco Piero Fassino. Tante anche le personalità di spicco e gli ex calciatori: non hanno voluto mancare Mariella Scirea, moglie del compianto Gaetano, così come il tecnico allora sulla panchina bianconera, Giovanni Trapattoni, ed alcuni dei giocatori di quella maledetta serata come Stefano Tacconi, Beniamino Vignola e Ian Rush, che all’epoca giocava nel Liverpool e che avrebbe poi militato anche nella Juve.
Il ricordo di Platini.“Trent’anni fa, allo Stadio Heysel di Bruxelles, giocai una finale di Coppa dei Campioni che ancora oggi continuo a giocare. Non ho mai dimenticato quella partita, come non l’hanno dimenticata tutti coloro che erano presenti quella sera, che hanno perso uno dei loro cari e per i quali tutto è cambiato in una fatale manciata di minuti”. In occasione del trentesimo anniversario della tragedia dell’Heysel, il presidente dell’Uefa Michel Platini, in campo con la Juventus contro il Liverpool in quella serata fatale, rende omaggio alle 39 vittime e a tutti coloro che erano presenti e non dimenticheranno. “Trent’anni dopo, sono il Presidente della Uefa, l’organismo che organizzò quella finale, e con i miei colleghi e i miei amici delle federazioni, dei campionati e dei club, lavoriamo quotidianamente per assicurare che l’orrore di quella serata non si ripeta mai più”, scrive Le Roi in una dichiarazione sul sito dell’Uefa.
“Questo impegno si è tradotto in un incessante lavoro nel corso di questi anni per garantire la sicurezza degli impianti sportivi di tutta Europa”, prosegue l’ex numero 10 della Juventus autore del gol decisivo in quella tragica serata. “In occasione del trentesimo anniversario di quel drammatico evento, i miei pensieri sono rivolti alle trentanove vittime e ovviamente ai loro cari, ai quali voglio esprimere la mia vicinanza e ribadire il mio impegno instancabile nel fare tutto ciò che è in mio potere per impedire che una tale tragedia possa ripetersi”, conclude Platini.
Il sindaco Fassino. “Il 29 maggio 1985 si consuma la tragedia di Heysel. Non dimenticare perché lo sport non sia dolore, ma passione, divertimento e vita”. Così Piero Fassino, sindaco di Torino, ricorda su Twitter il 30° anniversario della strage dell’Heysel a Bruxelles.
Il ricordo della Figc. “Non dobbiamo mai dimenticare quanto è accaduto all’Heysel. E’ una delle pagine più tristi della storia del calcio e a nome mio e di tutta la federazione voglio stringermi nel ricordo di chi ora non c’è più e di tutte quelle famiglie che hanno vissuto in prima persona questa immane tragedia”. Questo il messaggio nel trentesimo anniversario dell’Heysel da parte del Presidente della Figc Carlo Tavecchio, che martedì aprendo il Consiglio Federale aveva voluto dedicare un minuto di silenzio a quanti persero la vita il 29 maggio del 1985. Nella stessa occasione il Direttore Generale Michele Uva ha annunciato che la Federcalcio sta lavorando all’organizzazione di una gara amichevole con il Belgio il prossimo novembre per commemorare sul campo le 39 vittime. “Il calcio – aggiunge il presidente federale – dovrebbe sempre essere una festa, ma il suo straordinario fascino è un richiamo anche per quanti cercano di dare sfogo alla violenza. Per questo le istituzioni, le società e i veri tifosi devono contrastare ogni fenomeno di intolleranza e di distorsione dei valori dello sport”.
Allegri e Buffon. “Oggi c’è solo da commemorare le vittime e stringersi intorno ai familiari. Bisogna raggiungere un livello tale di serenità e tranquillità per far sì che non succeda mai più nulla del genere. E’ necessario che tutti migliorino, e che ci si metta una mano sulla coscienza: il calcio, come lo sport, è uno spettacolo, e lo spettacolo non va vissuto attraverso violenza e atti vandalici”. Lo ha detto Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, parlando in conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro il Verona, a proposito della strage dell’Heysel. Successivamente il tecnico bianconero ha scritto anche un tweet sul quanto accaduto 30 anni fa a Bruxelles: “Avevo quasi 18anni; quella sera di 30 anni fa, davanti alla tv, rimasi sotto choc quando capii cosa era successo. Un pensiero ai #39 #Heysel”.
“Ogni hanno l’anniversario dell’Heysel ci ricorda una delle pagine più dolorose del nostro calcio e di tutto lo sport in generale”, scrive invece su Twitter il portiere della Juventus Gianluigi Buffon, a proposito del 30° anniversario della strage dell’Heysel. “Oggi più che mai sono convinto che questi 39 nomi e 39 voli debbano essere un monito per tutti nella lotta contro qualunque forma di violenza”, ha aggiunto.
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