Torino, 3 giu. (LaPresse) – In finale dopo 12 anni, con la testa a Berlino. La Juventus, due volte campione su sette tentativi, torna a giocarsi la Champions League sabato nella capitale tedesca. I bianconeri vanno alla ricerca della terza coppa dalle grandi orecchie della propria storia. Stagione 1972/’73, ko 1-0 contro l’Ajax. In finale per la prima volta, a Belgrado, la Juve perde contro gli olandesi che, grazie al gol di Johnny Rep, conquistano la terza Coppa dei Campioni consecutiva.
Dieci anni dopo, i bianconeri tornano in finale. Ma perdono ancora: 1-0 contro l’Amburgo. Il tiro da fuori del centrocampista Felix Magath beffa Dino Zoff e decide il match ad Atene il 25 maggio del 1983. La squadra di Giovanni Trapattoni parte con i favori del pronostico, ma si fa sorprendere dai tedeschi. La prima coppa della storia juventina arriva il 29 maggio 1985. Decide la partita Michel Platini su rigore al 58′. Ma quella serata resterà nella storia anche per i 39 morti nei disordini prima della finale all’Heysel di Bruxelles. “Mi ricordo di quella serata per altre ragioni – dirà Zbigniew Boniek -. Se la gente va a vedere una finale di Coppa dei Campioni, è assolutamente fuori da ogni logica che non torni mai più a casa”.
La seconda Champions juventina viene alzata al cielo di Roma. L’Olimpico si tinge di bianconero: la corazzata di Marcello Lippi fa godere tutti i tifosi. Ecco la vendetta contro l’Ajax (4-2 ai rigori, 1-1 al 120′). Jari Litmanen pareggia il vantaggio di Fabrizio Ravanelli. E poi sale in cattedra Angelo Peruzzi. Il portiere bianconero para due rigori, mentre Vladimir Jugovic segna il tiro dal dischetto decisivo. La Vecchia Signora prova a replicare l’anno dopo. Ma a Monaco di Baviera fa festa il Borussia Dortmund per 3-1. La Juve va sotto nel primo tempo dopo la doppietta di Karl-Heinz Riedle. Un colpo di tacco di Alessandro Del Piero per il 2-1, prima del tris di Lars Ricken. Un altro ko due anni dopo. Stagione 1997/’98, Juventus-Real Madrid 0-1. La rete di Pedrag Mijatovic, in sospetto fuorigioco, nel secondo tempo consegna al Real la settima coppa europea ad Amsterdam.
La sconfitta in finale di Champions più amara è datata però 28 maggio 2003. Dopo 120 minuti tesissimi, a Manchester, i bianconeri perdono 3-2 ai rigori contro il Milan. Decisivo all’Old Trafford l’ultimo rigore di Andrij Shevchenko davanti a Gianluigi Buffon. Ecco, il portierone bianconero vuole dimenticare quella notte e andare oltre: sarà in campo anche sabato. A caccia della prima Champions della sua gloriosa carriera.
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