Novi Sad (Serbia), 6 ago. (LaPresse) – Serviva un miracolo, più che un’impresa. E’ arrivata una vittoria, insufficiente per la qualificazione ma che perlomeno salva la faccia. La Sampdoria espugna il campo dei serbi del Vojvodina ma il 2-0 non basta per ribaltare l’incredibile poker subito all’andata giocata a Torino. I blucerchiati salutano l’Europa League già al terzo turno preliminare e restano le nubi sul futuro di Walter Zenga.

Per tentare la rimonta impossibile, Zenga si affida ancora al tridente Krsticic-Muriel-Eder. A parte l’infortunato Palombo, sostituito da Coda, è lo stesso undici travolto dal Vojvodina all’andata. Ai doriani serve subito una rete e questa arriva al quarto d’ora: Muriel serve l’assist per Eder, il nazionale azzurro supera con un preciso rasoterra Zakula. Il vantaggio è una ventata d’entusiasmo per la Sampdoria, ma i serbi non stanno a guardare e impensieriscono gli ospiti con Ozegovic: il salvataggio di Fernando è provvidenziale.

Nella ripresa la Sampdoria continua a spingere a caccia del 2-0 che riaprirebbe la speranza qualificazione. Ma è il Vojvodina a sfiorare il gol con un colpo di testa di Ivanic: Viviano è strepitoso nel sventare la sfera sulla linea di porta. Lo stesso numero uno blucefchiato è chiamato all’intervento sul sinistro di Duric. Il sospirato raddoppio doriano arriva sugli sviluppi di un contropiede e una bellissima triangolazione Eder-Muriel: l’italobrasiliano serve il colombiano, che infila con un sinistro al volo (25′). Restano venti minuti per non salutare l’Europa, Zenga getta nella mischia i giovani Bonazzoli ed Ivan. Ma nelle file dei liguri si fanno sentire la fatica e la difficoltà nel creare gioco e la rimonta, inevitabilmente, resta a metà. Zenga può consolarsi con l’atteggiamento visto, soprattutto nel primo tempo, della sua squadra, di ben altro piglio rispetto al disastro dell’andata. Chissà se a patron Ferrero potrà bastare per confermarlo in panchina.

Blucerchiati vicinissimi al raddoppio con una gran conclusione di Soriano: Zakula si supera. Poi sono i padroni di casa a rendersi minacciosi con uno spunto personale di Sekulic, nell’occasione è ancora attento Fernando. Nella ripresa la Sampdoria continua a spingere a caccia del 2-0 che riaprirebbe la speranza qualificazione. Ma è il Vojvodina a sfiorare il gol con un colpo di testa di Ivanic: Viviano è strepitoso nel sventare la sfera sulla linea di porta. Lo stesso numero uno blucefchiato è chiamato all’intervento sul sinistro di Duric.

Il sospirato raddoppio doriano arriva sugli sviluppi di un contropiede e una bellissima triangolazione Eder-Muriel: l’italobrasiliano serve il colombiano, che infila con un sinistro al volo (25′). Restano venti minuti per non salutare l’Europa, Zenga getta nella mischia i giovani Bonazzoli ed Ivan. Ma nelle file dei liguri si fanno sentire la fatica e la difficoltà nel creare gioco e la rimonta, inevitabilmente, resta a metà. Zenga può consolarsi con l’atteggiamento visto, soprattutto nel primo tempo, della sua squadra, di ben altro piglio rispetto al disastro dell’andata. Chissà se a patron Ferrero potrà bastare per confermarlo in panchina.

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