Milano, 23 set. (LaPresse) – Manita Inter. I nerazzurri sono gli autori della prima vera fuga del campionato. Cinque gare ed altrettante vittorie. Per archiviare la pratica Verona basta un colpo di testa di Felipe Melo ad inizio ripresa. La prima rete nella sua nuova avventura italiana da parte del brasiliano è poi blindata da una difesa capace di subire un solo gol dall’inizio della stagione. Il massimo del risultato con il minimo sforzo. Guardando la classifica il popolo nerazzurro può sognare. Tre punti di vantaggio sulla Fiorentina seconda ma soprattutto sei sul Milan, sette sulla Roma, nove sul Napoli ed addirittura dieci sulla Juve campione d’Italia. Un tesoretto davvero difficile da erodere per le inseguitrici nonostante le ostilità siano appena iniziate.

Il Verona scende in campo puntando tutto sulla compattezza di squadra ma è la sfortuna a metterci lo zampino. Già orfani di Toni gli scaligeri dopo venti minuti perdono anche il suo alter ego Pazzini per infortunio. Al suo posto Mandorlini sceglie Siligardi. Con il passare dei minuti la pressione dei nerazzurri si fa più insistente, sia Perisic prima che Icardi poi però difettano in precisione. Alla fine l’occasione più ghiotta risulta essere quella di Kondogbia al 35′. Il francese da posizione favorevole calcia sul fondo. Poco per poter sbloccare una parità giusta all’intervallo.

Prevalenza di possesso palla interista ma poca pericolosità. La ripresa inizia in maniera decisamente più frizzante. Al decimo Sala in contropiede colpisce una clamorosa traversa per il Verona. Mentre il montante ancora trema l’Inter va in rete sull’asse ex Galatasaray. Corner di Telles e zuccata vincente di Felipe Melo che fa esplodere San Siro. I padroni di casa provano a chiudere la pratica con Perisic su sponda di Jovetic, Rafael fa buona guardia. Mancini concede minuti preziosi anche a Biabiany, al rientro dopo un lunghissimo stop. A fargli spazio è Kondogbia. Il Verona, comunque mai domo, prova un paio di volte a farsi vedere con Siligardi. La prima volta l’ex Livorno spreca la seconda invece c’è Handanovic a difendere il vantaggio. I nerazzurri provano a gestire, i veronesi generosamente cercano il pareggio ma il risultato non cambia più. Niente più ‘Pazza Inter’ ma una squadra pragmatica e quadrata anche se non bellissima. Proprio ciò che serve per raggiungere risultati importanti.

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