Palermo, 24 ott. (LaPresse) – Un mese senza vittorie e la sensazione di aver perso una grande occasione per ripartire in campionato. Finisce 1-1 al Barbera tra il Palermo e l’Inter, a secco di vittorie dal 23 settembre. I gol tutti nella ripresa: al 60′ passano gli ospiti con Perisic (quattro gol negli ultimi cinque match tra club e nazionale per lui), mentre sei minuti dopo Gilardino rispolvera il suo violino e beffa Handanovic da pochi passi. Espulso Murillo per doppia ammonizione a dieci dal termine.
Nelle formazioni iniziali Iachini lancia Vazquez dietro all’ex viola, mentre Mancini risponde con il consueto 4-3-2-1 con Jovetic e Perisic a supporto di Icardi. Nei primi venti minuti meglio i rosanero, con i nerazzurri troppo timidi e penalizzati dall’ex Samp ancora molto negativo: al 16′ occasione per Vazquez, che da posizione angolata impegna Handanovic. A quel punto prova a reagire Jovetic con due tiri da fuori area ma alla mezz’ora ancora l’italoargentino spaventa il portiere sloveno, che mura un sinistro a colpo sicuro del palermitano. Nel finale Guarin sfrutta una sponda di Icardi, ma il suo missile è murato da Gonzalez.
Nella ripresa al 51′ scintilla di Jovetic, che impegna Sorrentino con un bel calcio di punizione. Al 55′ esce Kondogbia ed entra Biabiany, che risulterà uno dei più in palla dei nerazzurri. Scoccata l’ora di gioco l’Inter ammutolisce il Barbera: taglio dell’ex Parma, palla dentro per Perisic che batte Sorrentino. Ma la gioia per Mancini, reduce dal pareggio con la Juventus, dura solo sei minuti. Al 66′ infatti Vazquez dalla sinistra mette una palla forte e tesa in area ne dopo due rimpalli Gilardino buca Handanovic. La partita si accende ancora e al 75′ Sorrentino deve disinnescare una bomba da fuori area di Guarin. A dieci dalla fine rosso per Murillo, che stende Vazquez al limite e si becca il secondo giallo.
Negli ultimi minuti le squadre sono slegate e Guarin trova un grande coast to coast concluso con un destro che finisce alto sopra la traversa. Ma al 90′ Biabiaby spreca l’occasione da tre punti, facendosi murare da Sorrentino dopo una palla geniale di Ljajic. Punto amaro per Mancini, che potrebbe essere scavalcato dalla Roma e che ha raccolto solo tre punti nelle ultime quattro gare: per l’Inter serve un cambio di rotta a livello di qualità per non lasciarsi sfuggire la possibilità di lottare per il vertice. Iachini può invece ringraziare Gilardino, che con il suo fiuto del gol assicura ai rosanero un campionato tranquillo.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata