Rossi perso il ricorso al Tas: Partire per ultimo renderà tutto più difficile

Valencia (Spagna), 5 nov. (LaPresse) – Il Tas non fa sconti a Valentino Rossi. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha respinto infatti il ricorso presentato dal pilota dalla Yamaha confermando al pesarese la penalizzazione di 3 punti sulla patente inflitta dalla direzione gara dopo il contatto con Marc Marquez in occasione del Gran Premio di Malesia. Il ‘Dottore’ sarà così costretto a partire dall’ultima posizione in griglia di partenza nel Gran Premio di Valencia, ultimo e decisivo appuntamento della MotoGp. “Il Tribunale Arbitrale dello Sport ha respinto la richiesta di Valentino Rossi di sospendere l’esecuzione della decisione emessa dai Commissari Sportivi della Fim il 25 ottobre 2015″, recita il comunicato del Tas, che non ha rilevato le condizioni per condizioni per concedere la sospensiva.

La notizia dalla Svizzera è subito rimbalzata in Spagna, precisamente a Valencia, dove i piloti si sono trasferiti da oggi in vista dell’ultima gara stagionale, in programma domenica. La sentenza del Tribunale di Losanna, arrivata nel primo pomeriggio, è stata l’argomento principale nel corso della conferenza stampa della vigilia, in cui i protagonisti della sfida per il mondiale sono intervenuti uno per volta in una sala gremita di giornalisti.

“Più che arrabbiato sono deluso, mi dispiace non potermi giocare una chance che mi ero costruito dall’inizio dell’anno e forse anche prima. Alla resa dei conti mi si toglie la possibilità di giocarmela, questo mi delude e mi amareggia. Però bisogna accettarlo – ha dichiarato Valentino Rossi – Da ultimo non so cosa aspettarmi, purtroppo non dipenderà tanto da me. Più che un’impresa devo cercare di fare la miglior gara possibile, essere veloce, non sbagliare e recuperare più posizioni possibili”. Il pilota della Yamaha, che ha un vantaggio di sette punti nei confronti del rivale Lorenzo, promette comunque battaglia. “Questo renderà il tutto più difficile. Era già difficile, partendo dall’ultimo posto le cose saranno ancora più difficili, da vari punti di vista – ha evidenziato il ‘Dottore’ – Il mio atteggiamento non cambierà, tutti i miei uomini sono concentrati, dobbiamo provarci. Cercheremo di prendere quello che è successo come una motivazione positiva”.

Rispetto alle ultime ‘piccanti’ uscite da parte dei piloti e al botta e risposta tramite comunicati di Honda e Yamaha dei giorni scorsi, a Valencia la diplomazia e il buonsenso hanno prevalso anche nelle parole degli altri due protagonisti della vicenda, Jorge Lorenzo e Marc Marquez. “Dobbiamo rispettare la decisione presa. Onestamente sono arrivato qui pensando soltanto al weekend, che è molto importante per me. Non voglio parlare di nient’altro se non di quello che può accadere in pista – ha precisato il pilota della Yamaha in merito alla sentenza del Tas – Quello che ho detto a Sepang l’ho detto a Sepang, ora siamo a Valencia e voglio solo parlare di domani, di sabato e della gara, anche per rispetto del campionato”. In merito alla mancata comunicazione al team della richiesta presentata al Tas di poter intervenire come soggetto terzo interessato, Lorenzo si è trincerato dietro un no comment. Il maiorchino, ‘scaricato’ in giornata dall’azienda italiana di orologi sportivi Sector, ha invece recitato il mea culpa per il gesto del pollice verso rivolto a Rossi dopo Sepang. “Sul passato voglio dire che c’è stato un errore, il gesto sul fatto sul podio – ha ammesso – Di questo son pentito e mi scuso, soprattutto a chi l’ha visto in tv. Non è stato un esempio di sportività, soprattutto per i giovani”.

Gli fa eco Marc Marquez, ultimo tra i protagonisti a intervenire in conferenza stampa. “So quello che è successo in Malesia: rispetto le decisioni della direzione gara, della Fim e del Tas – ha spiegato lo spagnolo – Noi abbiamo cancellato una conferenza stampa in cui la Honda avrebbe mostrato i dati del Gp della Malesia per non influenzare la decisione del Tas”. Il pilota di Cervera potrebbe fare da arbitro nella lotta per il titolo tra Rossi e Lorenzo. “Se dovrò lottare contro Jorge lo farò e se dovrò farlo con Valentino (Rossi, ndr) lo farò. L’obiettivo è sempre ottenere il risultato migliore per il mio team e per me – ha assicurato Marquez – Ora sono qui con il team, con l’obiettivo di chiudere la stagione con un buon risultato. Proveremo a vincere o almeno a salire sul podio”. Per quanto riguarda i fatti accaduti a Sepang e gli inevitabili strascichi polemici dei giorni successivi, il pilota spagnolo ha ammesso come sia “stato uno dei periodi più difficili della mia vita, ho cercato di concentrarmi e dimenticare cosa era accaduto per preparare al meglio l’ultima gara ma non è stato possibile” pur ribadendo di rimpiangere “solo di non aver finito la gara per il team, ma non rimpiango nulla di quello che ho fatto in gara – ha chiarito Marquez – Io cerco sempre di fare il mio meglio: l’ho fatto in Malesia, in Autralia, il Giappone e lo farò anche qui”. In chiusura, una battuta che sa più di un auspicio. “Non ho parlato con Valentino e nemmeno con Lorenzo – ha concluso il pilota della Honda – Spero di poterlo fare prima o poi e che tutto possa tornare alla normalità”.