Roma, 8 nov. (LaPresse) – La vittoria nel derby, oltre alla gioia per la supremazia cittadina, consente alla Roma di restare in scia della capolista Inter ed il tecnico giallorosso Rudi Garcia gongola: “L’obiettivo era di vincere e l’abbiamo fatto con una gara convincente. Mi è piaciuto quasi tutto stasera – le sue parole – la squadra oggi ha mostrato tante cose: qualità, coraggio, impegno difensivo di tutti. Sono soddisfatto”. Sull’episodio del contestato rigore l’allenatore francese non si focalizza più di tanto: “Questione di millimetri. Preferisco parlare di gioco, non di episodi. La vittoria è meritata, a prescindere”, dichiara. Diverso invece il suo atteggiamento quando gli si chiede dell’infortunio di Salah, uscito in barella dopo un duro intervento di Lulic sulla caviglia: “Se non c’è frattura è un miracolo. I giocatori vanno protetti”, dice senza troppi giri di parole. Il tecnico francese si concede anche una battuta, per la verità non molto riuscita, parlando della sua ormai romanità acquisita. “Se mi sono calato in questa realtà? Non ci sono re a Roma a parte il Papa, Totti e il Libanese di Romanzo Criminale – dichiara sorridendo – Lo dico perché sto guardando la serie”.

Al settimo cielo anche Edin Dzeko. “Abbiamo vinto la partita, sono tre punti, ho segnato. Ho vinto il mio primo derby. Più di così”, spiega. Il romano e romanista doc Alessandro Florenzi invece ha una dedica speciale: “La vittoria è soprattutto per i tifosi che oggi erano fuori dall’albergo ad incitarci – racconta – spero che questa situazione si risolva presto e che si possa far tornare il derby una festa perché oggi non c’era aria di derby. Che si mettano tutti una mano sulla coscienza e non parlo solo dei tifosi”.

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