Roma, 8 nov. (LaPresse) – Dopo il ko per 2-0 nel derby l’atmosfera è pesante in casa Lazio. Per la squadra di Pioli infatti è la terza sconfitta consecutiva in campionato, fatto che non era mai successo nel corso della stagione. A bruciare è soprattutto il rigore concesso dopo dieci minuti dall’arbitro Tagliavento per fallo di Gentiletti su Dzeko. Il contatto è netto ma avviene fuori area. “E’ un peccato perché la partita è stata condizionata nettamente dal rigore che non c’è. Per fischiare questo rigore devi essere sicuro al 105% e lui non lo era”, le parole a riguardo del tecnico biancoceleste Stefano Pioli. “Tagliavento è un buon arbitro ma con noi è sfortunato?, prosegue senza però fuggire dalle responsabilità. Ci sono – dice – specie per come abbiamo preso il secondo gol ma senza quell?episodio la gara sarebbe stata diversa”.
Pioli parla di “momento delicato” per la sua squadra definendosi il “primo responsabile” della situazione. “Le nostre prestazioni sono troppo altalenanti – argomenta – dobbiamo lavorare a testa bassa e parlare poco cercando di far parlare poi i nostri prossimi risultati”. A fine gara un gruppo di giocatori laziali, con davanti a tutti capitan Biglia, si è avvicinato ai tifosi scusandosi per la prestazione offerta. Episodio del rigore a parte, infatti, la Lazio è stata complessivamente inferiore alla Roma. Su quanto accaduto in campo, invece, il pensiero di Pioli riassume quello di tutto quanto l’ambiente laziale a partire dall’autore del fallo incriminato, Santiago Gentiletti: “Dobbiamo sempre pensare di migliorarci – le sue parole – ma non meritavamo di perdere, abbiamo fatto una buona partita. Il rigore ha cambiato le cose”.
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