Milano, 19 nov. (LaPresse) – “Tornare in MotoGp? Mi piacerebbe farlo con una moto competitiva. Quest’anno ero in MotoGp e ho scelto di fermarmi, perché non mi divertivo, non riuscivo a esprimermi. Per me la moto è bella quando riesci ad essere veloce, non quando è un lavoro”. Lo ha detto a LaPresse il pilota Marco Melandri, nella scorsa stagione in sella all’Aprilia in MotoGp fino all’inizio di luglio, allo stand Nolan dell’Eicma, il salone della moto, alla fiera di Rho.

PRONTO A CORRERE GRATIS. “Sarei disposto a correre gratis? L’ho detto per far capire che io, se trovo una situazione vincente, sono disposto a farlo. Certo, sono pronto a puntare l’ingaggio solo sui premi gara. Credo ancora in me, so quanto posso fare con una moto valida. Però, purtroppo, il sistema delle corse premia più i nomi e le spinte che i risultati”. Così a LaPresse il pilota Marco Melandri, nella scorsa stagione in sella all’Aprilia in MotoGp fino all’inizio di luglio, allo stand Nolan all’Eicma, il salone della moto, alla fiera di Rho. “Spesso – ha spiegato il campione ravennate – avere un passaporto giusto è più importante di avere vinto delle gare in passato. Credo un po’ in tutti gli sport, però qui a maggior ragione”.

TEST CON MV. “Correrò in Superbike l’anno prossimo? Non lo so. Adesso farò un test con MV Agusta (casa varesina, ndr) a fine mese per capire un po’ le caratteristiche della moto, se può adattarsi al mio stile di guida e se ci possono essere degli sviluppi interessanti. Voglio solo prendere giorno per giorno, senza ansia, e godermi solo due giorni in sella, dopo cinque mesi di assenza. La voglia di correre è tanta, ma devo trovare qualcosa che mi dia soddisfazione”.

DIATRIBA ROSSI-MARQUEZ. “Il caso Rossi-Marquez in MotoGp? La cosa che più mi dispiace è questo accanimento aggressivo e maleducato della gente nei confronti di piloti che non stimano. Questo mi dispiace, perché tutti i piloti faticano, lavorano sodo, rischiano la pelle. Quindi, meritano tutto il rispetto. Anche chi ha sbagliato”. Melandri ha aggiunto: “Lascio che la gente giudichi. Ho già visto miliardi di opinionisti, quindi non credo che serva anche la mia opinione. Io sono spettatore, guardo quello che succede e aspetto che si sistemino le cose”, ha premesso. “Da ravennate tifi per il pilota di Tavullia (Rossi, ndr)? Da ravennate, tifo per lo sport. Da bambino, quando andavo a veder le gare, tifavo per Wayne Rainey (americano, tre volte campione nella classe 500, ndr) e Marco Papa (perugino che ha corso in 250 e la Superbike, ndr), perché so che tutti faticano”.

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