La Juventus, sconfitta per 3-1 nella finale di Berlino, non riesce a sfatare la maledizione della Champions League che l'ha vista sconfitta per la sesta volta su otto finali disputate
Il Barcellona si laurea campione d'Europa per la quinta volta nella sua storia. I blaugrana completano anche il Triplete con campionato e Coppa di Spagna. La Juventus, sconfitta per 3-1 nella finale di Berlino, non riesce a sfatare la maledizione della Champions League che l'ha vista sconfitta per la sesta volta su otto finali disputate. Ha vinto la squadra più forte, con un attacco stellare, ma che questa sera a tratti ha vacillato. Allegri aveva ragione, sarà una partita con diversi gol e non finirà ai rigori. Così è stato: le reti di Rakitic, Suarez e Neymar consacrano il Barça come la squadra più forte dell'ultimo decennio. Non è bastato alla Juve il gol di Morata, tra i migliori nelle file bianconere. Alla Juve è mancato il miglior Tevez, l'Apache ha avuto un paio di occasioni ma non è apparso brillante come è stato nel corso della stagione. E' la finale di Andres Iniesta, in dubbio fino a pochi giorni dalla partita, ma alla fine premiato come miglior giocatore dopo una prestazione da autentico maestro del campo. La Juventus torna a Torino comunque con la consapevolezza di essere ormai una squadra ampiamente all'altezza delle migliori d'Europa e la finale di questa sera lo ha confermato.
Ma è stata anche la finale di Xavi, al suo canto del cigno con il Barcellona e splendido il suo abbraccio alla fine con Pirlo. Anche il regista bianconero e un Buffon quasi stellare, probabilmente erano alla loro ultima occasione per trionfare in Europa: per loro la notte questa volta Berlino non è stata altrettanto dolce come nel 2006. Peccato, perché poteva finire con Platni che consegnava la coppa alla squadra che lo ha reso grande e invece così non è stato. Confermate le due formazioni della vigilia: la Juve senza Chiellini schiera un 4-3-1-2 con Gigi Buffon in porta; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli ed Evra in difesa; Pirlo, Marchisio, Pogba e Vidal a centrocampo; Tevez e Morata di punta. Nel Barcellona è pienamente recuperato Iniesta, unico dubbio di Luis Enrique fino a pochi giorni dalla finale. Pertanto i blaugrana scendono in campo con Ter Stegen in porta; Dani Alves, Pique, Mascherano e Jordi Alba in difesa; Busquets, Rakitic e Iniesta a centrocampo; il tridente delle meraviglie è composto ovviamente da Neymar, Suarez e Messi. Arbitra il turco Cuneyt Cakir. Inizio choc per la Juve, dopo 4' il Barcellona è già in vantaggio: apertura di Iniesta a sinistra per Neymar che gli ridà la palla, il centrocampista baluginava vede l'inserimento a centro area di Rakitc, perso da Vidal, per il gol dell'1-0. Il cileno prova a riscattarsi al 7' quando arriva a rimorchio su un assist di Morata dalla destra, ma calcia malamente alto. Il Barça però quando attacca è micidiale e al 13' ci vuole un autentico miracolo di Buffon, con una respinta a una mano in controtempo, per negare a Dani Alves il gol del 2-0. Al 20' altra opportunità per la Juventus con Pogba che scappa sulla sinistra, prova a servire Tevez al centro ma Mascherano è decisivo nel deviare in angolo.
Dopo qualche minuto ci prova anche Morata con un inserimento in area, ma il suo sinistro non prende il giro giusto e termina fuori. La squadra di Allegri è comunque nel vivo della partita e con il passare dei minuti prende sempre più coraggio, pur consapevole che quando i catalani attaccano possono sempre rendersi pericolosi. Come a cavallo del 30' quando Suarez dal nulla si crea due occasioni da gol: sulla prima calcia di un soffio a lato in diagonale, sulla seconda è Buffon a deviare in angolo un destro da centro area. Il bomber uruguaiano si mangia un gol clamoroso poco prima dell'intervallo, quando non riesce a deviare da solo in area un cross impreciso di Neymar 'servito' improvvidamente da Buffon. Al 44' il primo tiro in porta della Juventus, un destro dal limite di Marchisio centrale tra le braccia di Ter Stegen.
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