Allegri? "Unico rimpianto" dice il patron degli emiliani che si concede una battuta sul ciclismo: "Ritorno Mapei? Mai dire mai"

"Cosa farei se Berlusconi mi chiedesse Di Francesco? Io sono milanista, ma non nascondo che Di Francesco è molto importante per il nostro progetto. Mi batterei come se me lo chiedesse qualunque altro presidente di Serie A pur di farlo rimanere con noi". Così il proprietario del Sassuolo Giorgio Squinzi ai microfoni di 'Radio Anch'Io Sport' su Radio 1 Rai ha parlato del futuro del proprio tecnico, così come di quello della 'stellina' Domenico Berardi. "Spero possa restare un altro anno anche se non vogliamo mettere freni alla sua crescita – ha proseguito – Credo che a Sassuolo abbia trovato l'ambiente giusto, lui se ne rende conto. Il giocatore è tutto nostro, c'è un'opzione per la Juventus ma io spero di poterlo ancora trattenere".

ANNATA DI PASSAGGIO.  Squinzi ha parlato  anche della stagione della sua squadra: "Il settimo posto di quest'anno nella mia visione lo giudico una posizione di passaggio. Punterei a stare stabilmente tra i primi cinque" puntando a alzare ancora l'asticella nelle prossime stagioni. "L'Europa League? Credo sia molto difficile (arrivarci, ndr) però il fatto di essere a 4 punti dal Milan mi conferma da tifoso rossonero che in questo momento loro non sono al massimo – ha proseguito l'imprenditore lombardo – Mi aspettavo sicuramente un rendimento migliore quest'anno, ho detto al mister che mi sarei aspettato una decina di punti in più dell'anno scorso e in effetti stiamo viaggiando in quella direzione lì. Il Sassuolo sta facendo un'annata positiva e questo è dovuto al fatto che la squadra non ha subito cambiamenti forti. Ci sono molti italiani, in linea con quelle che ritengo siano le caratteristiche per far bene".

ALLEGRI UNICO RIMPIANTO. "La Juve ha un allenatore che io stimo tantissimo, è l'unico rimpianto che ho nella mia presidenza" ha aggiunto Squinzi, spendendo belle parole per Massimiliano Allegri. "Ci ha portato in Serie B, io lo liberai di fronte alle offerte del Cagliari ma mi sono pentito – ha ammesso il patron dei neroverdi – Se fosse rimasto con noi saremmo saliti in Serie A almeno due o tre anni prima. Ho una stima particolare per Allegri, non penso che lascerà la Juve".

RITORNO MAPEI? MAI DIRE MAI . Una battuta anche sul ciclismo"Nella vita mai dire mai, ma la nostra presenza nel ciclismo è stato un fatto irripetibile" ha detto Squinzii, rispondendo in merito a un possibile ritorno della sua azienda nel mondo delle due ruote, nel quale si è imposta come una delle squadre di maggior spicco nella seconda parte degli anni '90. "Siamo stati per otto anni su nove la prima squadra di ciclismo al mondo – ha proseguito ai microfoni di 'Radio Anch'Io Sport' su Radio 1 Rai – Poi abbiamo lasciato per l'impossibilità di tenere sotto controllo il problema del doping. Il ciclismo è sempre nel mio cuore, è quello che ci ha fatto diventare anche un marchio internazionale". 

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