Una giovane carriera stroncata in un amaro venerdì di prove libere a Barcellona
Una carriera stroncata in un amaro venerdì di prove libere a Barcellona. Luis Salom è morto all'età di 24 anni dopo un brutto incidente alla curva 12 sul circuito del Montmelò nel Gran Premio di Catalogna. Il pilota maiorchino aveva fatto il suo debutto nel motomondiale a Jerez nel 2009 nella classe 125, chiudendo con 21 punti e con un sesto posto in Gran Bretagna come miglior risultato stagionale. L'anno dopo inizia la stagione nel team Lambretta Reparto Corse, ma a causa di alcuni problemi finanziari è costretto a 'migrare' alla Stipa Molenaar Racing, dove ottiene un quinto posto in Portogallo. E' nel 2011 in sella all'Aprilia RW Racing Gp che Salom si fa conoscere al grande pubblico, grazie ai due secondi posti raccolti in Olanda e in Australia.
Nel 2012 arriva la definitiva consacrazione. Nella nuova classe Moto3 lo spagnolo, alla guida di una Kalex KTM, centra le sue prime vittorie a Indianapoli e Aragona, chiudendo al secondo posto nella classifica piloti con 214 punti dietro al tedesco Sandro Cortese. Salom si migliora ulteriormente l'anno successivo con il passaggio alla Red Bull KTM Ajo. Sono sei le vittorie stagionali, con due secondi e tre terzi posti che gli valgono un terzo posto nella classifica piloti con 302 punti, dietro ai connazionali Maverick Vinales e Alex Rins. Nel 2014 il maiorchino avanza in Moto2, in sella alla Kalex del team Pons HP 40. Salom accusa il passaggio di classe ottenendo come miglior risultato un secondo posto in Italia e un terzo in Argentina. Nel 2015 rimane nello stesso team raccogliendo complessivamente 80 punti. In questa stagione, prima del drammatico incidente a Barcellona che gli è costato la vita, Salom aveva raccolto un secondo posto nel Gran Premio del Qatar al team SAG.
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