L'inglese della Mercedes ha preceduto sul circuito di Montreal la Ferrari di Sebastian Vettel
Lewis Hamilton riapre il Mondiale, ma per la Ferrari Montreal rimarrà un grande rimpianto. Sul circuito del Gran Premio del Canada, settima prova del campionato di F1, alla fine trionfa l'inglese della Mercedes, che bissa il successo di Montecarlo e si porta ad appena nove punti in classifica generale da Rosberg, solo quinto dopo una pessima partenza. Sebastian Vettel, favoloso in avvio, anche a causa di una strategia con doppia sosta, deve arrendersi al campione del mondo in carica. Terzo a sorpresa il finlandese Valtteri Bottas a quasi 50 secondi con la sua Williams. Quarto il talentino Max Verstappen su Red Bull che chiude davanti a Rosberg e all'altra Ferrari di Kimi Raikkonen, in difficoltà con le gomme.
Il tedesco, che partiva terzo dalle qualifiche, prende subito la testa la testa della corsa, approfittando anche di un minicontatto Rosberg-Hamilton. Dopo dodici giri con la virtual safety car attiva, le Ferrari scelgono a sorpresa di andare ai box: Vettel perde così il comando della corsa. A metà gara effettua il secondo pit stop e rientra con sette secondi di ritardo dalla testa: alla fine finirà con poco più di cinque di distacco da Hamilton.
Nel finale da segnalare la grande prestazione di Verstappen, che arriva davanti a Ricciardo e nel finale 'mura' tutti i tentativi di sorpasso di Rosberg, in crisi dopo un avvio sfolgorante di Mondiale.
Raikkonen non commette gravi errori, ma non riesce neanche mai a impensierire chi sta davanti. A fine gara sono tanti i rimpianti per il team principal Ferrari Maurizio Arrivabene: "Con il senno di poi non è stata la strategia giusta. Non puoi essere soddisfatto ma devi guardare avanti: indipendentemente dalla velocità ci deve essere la vittoria. Quello è importante". Vettel ammette gli errori ma difende il team a spada tratta: "Lewis si è fermato dopo di noi e ha avuto la scelta: noi abbiamo sbagliato probabilmente nello scegliere due soste, pensavamo fosse la soluzione migliore: non ci aspettavamo che le soft sarebbero durate così tanto. Abbiamo i migliori strateghi con cui abbia mai lavorato, non si deve criticarli. Con il senno di poi è facile, non è facile prendere decisioni in quegli istanti".
Giornata da ricordare per Hamilton, che conquista il suo 5/o successo in carriera a Montreal: "Il team ha lavorato in modo fantastico, sono molto contento e molto fortunato ad aver vissuto questi due weekend. Quella di oggi è stata una delle mie migliori gare. Mondiale? Cerchiamo di prendere una gara alla volta, c'è ancora molto da fare, dobbiamo restare sul pezzo, i nostri avversari sono sempre più feroci. Dobbiamo lavorare a testa bassa".
HAMILTON: VETTEL ERA VELOCISSIMO."Ho fatto una bruttissima partenza, alla curva 1 ci siamo toccati con Rosberg, sono contento che non coi siamo danneggiati. Seb(Vettel, ndr) era davvero velocissimo, ma alla fine ho vinto qui dove avevo ottenuto il mio primo successo in F1 nel GP del 2007". Così dopo la gara di Montreal Lewis Hamilton, pilota delle Mercedes. "Cerchiamo di prendere una gara alla volta, c'è ancora molto da fare, dobbiamo restare sul pezzo, i nostri avversari sono sempre più feroci. Dobbiamo lavorare a testa bassa", ha aggiunto.
VITTORIA PER MUHAMMAD ALI. "Io non dedico mai le vittoria e nessuno, ma c'è una persona che mi ha ispirato nella vita: Muhammad Alì. La dedico a lui e alla sua famiglia. Gomme? E' stato solo un feeling, ci siamo scambiati giri veloci con Vettel, la strategia ad una sosta è stata la migliore". Così in conferenza stampa il pilota della Mercedes Lewis Hamilton dopo la vittoria a Montreal. "Il team ha lavorato in modo fantastico, sono molto contento e molto fortunato ad aver vissuto questi due weekend. Quella di oggi è stata una delle mie migliori gare", ha aggiunto.
ARRIVABENE: STRATEGIA NON GIUSTA. "Con il senno di poi non è stata la strategia giusta". Così ai microfoni di Sky Sport il team principal della Ferrari Maurizio Arrivabene. "Non puoi essere soddisfatto ma devi guardare avanti – indipendentemente dalla velocità ci deve essere la vittoria. Quello è importante".
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