Il velocista britannico ha preceduto Marcel Kittel e Peter Sagan, caduta per Contador

Mark Cavendish ha vinto in volata la prima tappa del Tour de France, la frazione di 188 km da Mont-Saint-Michel a Utah Beach, conquistando così la prima maglia gialla. Il velocista britannico ha preceduto Marcel Kittel e Peter Sagan.  Per 'Cannonball', che ha trionfato al termine di uno sprint lunghissimo, si tratta del 27° successo alla Grande Boucle, ma della prima maglia gialla in assoluto. La tappa, priva di difficoltà altimetriche se non per due Gpm di terza e quarta categoria nelle fasi iniziali della corsa, è stata animata dalla fuga di cinque uomini: Leigh Howard (IAM Cycling), Jan Barta e Paul Voss (Bora-Argon 18), Alex Howes (Cannondale Drapac) ed Anthony Delaplace (Fortuneo Vital Concept). Proprio Howes e Delaplace sono stati gli ultimi ad arrendersi: il loro tentativo è stato neutralizzato a 5 km dalla conclusione. Tra gli uomini di classifica giornata difficile per Alberto Contador, che è caduto e ha picchiato la spalla destra a poco più di 50 km dall'arrivo. In ogni caso il 'Pistolero', che sembra non aver riportato grossi danni dall'impatto, è stato prontamente scortato in gruppo dai compagni di squadra della Tinkoff. Domani è in programma la seconda frazione di 183 km, da Saint-Lo a Cherbourg-en-Cotengin, con un finale insidioso che potrebbe tagliare fuori qualche velocista.

CAVENDISH: VITTORIA SPECIALE."Avevo questa opportunità e non potevo mancarla, non mi rendo ancora conto di come ci sono riuscito. Volevamo questa maglia gialla, non ero mai riuscito a conquistarla. Questa vittoria per me ha un significato speciale. E' fenomenale". Così Mark Cavendish dopo il successo. "Ho battuto Kittel? Il Tour de France è il Tour de France, non stai a guardare le sconfitte degli altri", ha proseguito il velocista britannico, vincitore a Utah Beach, una delle cinque spiagge in cui avvenne lo sbarco in Normandia. "E' una grande emozione soprattuto ricordando quello che è accaduto qui – ha concluso – E tutte le persone che sono morte per combattere per la libertà".
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata