Il marciatore insiste: "Lotterò fino all'ultimo, voglio andare alle Olimpiadi"
La Iaaf ha sospeso con effetto immediato il marciatore italiano Alex Schwazer. Il test sulla provetta del campione, prelevato a gennaio e risultato positivo, ha confermato la presenza di steroidi anabolizzanti nelle urine dell'oro olimpico di Pechino 2008. "Non avevamo il minimo dubbio della conferma delle prime analisi perché crediamo nel laboratorio di Colonia, ma questo non conta nulla perché si tratta di una positività costruita a tavolino in maniera ributtante. Alex Schwazer è un'atleta pulito vittima di un vile agguato", è il commento di Sandro Donati, allenatore dell'atleta altoatesino. "Non è come 4 anni fa, questa volta non ho sbagliato", aveva insistito Schwazer dopo la diffusione della notizia sulla positività al doping, "non devo scusarmi con il mio allenatore e con chi mi è vicino". Il marciatore rischia l'esclusione dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio. Donati sottolinea come la Iaaf abbia gestito la vicenda in maniera "arbitraria". "Questa storia non può finire così – spiega -, qui si sta stroncando un grande campione che ha dimostrato una superiorità netta". Secondo il tecnico del marciatore quanto accaduto è "frutto di risentimento contro di lui e contro di me che per anni ho lottato contro il doping anche se ora mi chiedo quale sia la lotta al doping…". Donati crede che, tramite una procedura d'urgenza, l'atleta possa ancora essere portato a Rio. "Ci speriamo – conclude -, in questi giorni Alex ha continuato ad allenarsi con grande sofferenza e spero continui a farlo. Io gli sono e gli sarò sempre vicino".
"Lotterò fino all'ultima possibilità per far chiarezza su questa storia. Voglio andare alle Olimpiadi per dare una risposta in gara perché sono pulito", è la reazione di Schwazer dopo la conferma della positività, "dopo la notizia della positività non ho mai smesso di allenarmi nonostante il dolore, la rabbia e l'amarezza che assorbono tutte le mie energie. Lo faccio per chi mi è sempre stato vicino e per tutti quelli che ogni giorno dimostrano di credere in me e nella mia innocenza". Gerhard Brandstaetter, legale del marciatore, ha voluto ribadire "l'assoluta innocenza di Schwazer". "Non solo i periti di parte ma anche specialisti esterni hanno confermato l'assoluta correttezza e regolarità di tutti i profili steroidei ed ematici di Alex e che il test sospetto di gennaio può avere solo origini esterne che sono già state denunciate anche penalmente, senza considerare le gravi irregolarità di tutta la procedura che hanno accompagnato il controllo di gennaio", le sue parole.
LEGGI ANCHE 'Schwazer: Non devo scusarmi, questa volta non ho fatto errori'
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata