Gli Azzurri battono gli Springboks 20-18 nel test match di Firenze

Vittoria storica per l'Italia nel test match con il Sudafrica giocato a Firenze. Gli Azzurri hanno battuto gli Springboks 20-18 con una grande prova. In evidenza Fuser e Venditti con una meta a testa. Decisivo Canna, molto preciso con i calci. Per gli azzurri è la prima vittoria della sua storia con una big del mondo della palla ovale come il Sudafrica.

L'Italia parte fortissimo ed attacca subito nei 22 degli Springboks: gran pallone portato avanti da Favaro con gli azzurri che continuano a spingere con un'azione insistita della linea veloce. L''arbitro Clancy comanda però un calcio di punizione per il Sudafrica per un tenuto azzurro in ruck.  Il Sudafrica trova la prima meta dell'incontro al 9': sugli sviluppi di un'apertura da maul i tre quarti sudafricani in superiorità numerica servono l'ala Bryan Habana che schiaccia l'ovale in meta alla bandierina. Pat Lambie non riesce nella trasformazione, al 10' il tabellino vede gli Springboks avanti al Franchi 5-0.

L'Italrugby reagisce subito e trova immediatamente la meta che pareggia i conti in campo: Andries Van Schalkwyk schiaccia l'ovale in meta su un raggruppato penetrante in avanzamento. La trasformazione di Carlo Canna porta in avanti gli azzurri davanti al proprio pubblico 7-5. Al 17' il Sudafrica su un pallone recuperato nei propri 22 trova la meta che vale il momentaneo sorpasso sugli azzurri, con il numero 12 De Allende che si invola in meta all'ala, servito dal numero 10 Lambie. Questa volta il numero 10 non sbaglia e centra i pali da posizione defilata. Al 30' è l'estremo azzurro Edoardo Padovani ad accorciare le distanze dai 50 metri e a portare sotto nel punteggio l'Italrugby con un calcio piazzato sancito dall'arbitro Clancy, per una fallo guadagnato in attacco dalla mischia ordinata azzurra.

Negli ultimi dieci minuti di primo tempo sono gli Springboks ad attaccare, ma la difesa azzurra è brava a sventare le offensive sudafricane nella propria metà campo. Il primo tempo si chiude così sul 10-12 in favore degli ospiti.

Nella seconda frazione di gioco il ct dell'Italia O'Shea sostituisce i due piloni Sami Panico e Lorenzo Cittadini, per i subentranti ed esordienti Nicola Quaglio e Simone Ferrari. Al 45' arrivano i primi tre punti del secondo tempo:l'arbitro George Clancy sancisce un calcio di punizione a favore degli Springboks  per un placcaggio pericoloso commesso dal terza linea azzurro Francesco Minto. Lambie va per i pali e porta avanti il Sudafrica, siglando i primi tre punti della seconda frazione di gioco.  L'Italrugby spinta dal pubblico del Franchi trova finalmente la meta che vale il pareggio con Giovanbattista Venditti che su un'apertura dei tre quarti azzurri si libera del diretto avversario e marca oltre la linea facendo esplodere il pubblico presente a Firenze. Canna trasforma la meta  dalla bandierina sotto la tribuna scoperta, al 57' l'Italrugby di O'Shea è avanti 17-15. Dopo la prima ora di gioco il punteggio cambia ancora:il Sudafrica si riporta avanti con un calcio piazzato dalla lunga distanza di Eantjies, che porta gli Springboks a più uno nel punteggio.

Gli azzurri dimostrano di essere però ancora pienamente in partita e non demordono: al 64' l'italrugby è ancora avanti: Canna non sbaglia e riporta avanti l'Italia 20-18. Festa finale al Franchi e successo storico per gli Azzurri: la Nuova Zelanda è già dimenticata.

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