La Grande Boucle parte domani dalla Germania: 3516 km divisi in 21 tappe

3516 km divisi in 21 tappe per decidere chi sarà il Re di Francia. Scatta domani, in terra di Germania, la 104/a edizione del Tour de France. Il prologo 2017 è affidato a Dusseldorf, teatro della cronometro individuale di 13 km. Dopo passaggi in Belgio e Lussemburgo, la Grand Boucle sbarcherà il 5 luglio in Francia, dove è programmato il primo arrivo in salita a Planche des Belles Filles (strappo al 20%). Conclusione il 23 luglio nella prestigiosa cornice degli Champs Élysées. Al via 198 partecipanti distribuiti in 22 squadre. 18 gli azzurri in corsa, capitanati dalla grande speranza Fabio Aru. Occhio anche a Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) e Diego Ulissi (UAE Emirates). I riflettori in ogni caso saranno tutti sul sardo dell'Astana, assente al Giro d'Italia per un infortunio al ginocchio e fresco campione italiano, è maturo al punto giusto per tentare di ripetere l'impresa di Vincenzo Nibali di tre anni fa. Il principale avversario sulla strada del trono di Parigi, ovviamente, sarà Chris Froome: il britannico del Team Sky occupa le ultime due caselle dell'albo d'oro e quella dell'edizione 2013 e ha tutta l'intenzione di calare il magico poker.

Anche se, sulla carta, i pronostici sono avvolti nell'incertezza perché l'uomo di Nairobi non sembra al top della condizione ed almeno altri sette corridori possono aspirare al trionfo finale. A partire dal colombiano Nairo Quintana, che però potrebbe pagare le molte energie spese al Giro. "La fame di vittorie c'è sempre, la pancia piena non l'ho mai avuta. Sono più motivato che mai". Parola di Chris Froome alla vigilia della partenza del Tour de France. Il britannico del Team Sky è campione in carica e cerca il quarto trionfo alla Grande Boucle. Froome ha comunque chiarito sulle motivazioni: "Cerco il mio quarto successo al Tour de France. Sono qui per provarci, e riuscirci sarebbe una grandissima impresa", ha spiegato. "La sfida ogni anno è più grande, sento che il livello della corsa e degli avversari sale anno dopo anno. Sono al punto giusto della forma – ha aggiunto – il Delfinato mi ha dato quel qualcosa in più dal punto di vista del ritmo, sono più fresco rispetto agli scorsi anni. Se i dati di allenamento sono giusti, le sensazioni per le prossime tre settimane di gare sono buone".

La certezza è che, in mancanza delle tradizionali incognite legate a vento e pavé, la grande battaglia si combatterà sulle montagne. Per la gioia degli amanti delle due ruote, il tracciato del Tour 2017 affronterà tutte le grandi montagne: Vosgi, Jura, Pirenei, Massiccio Centrale e Alpi. Cinque in particolare le tappe dedicate agli scalatori: occhio di riguardo alla frazione del 9 luglio, caratterizzata dal massimo dislivello: il menù prevede Col de la Biche (11km al 9%), Grand Colombier (22%), e Mont du Chat, nella regione della Savoia (10%). Sarà su questi rilievi che si deciderà il Tour. La 12/a tappa segna l'ingresso sui Pirenei, mentre nelle ultime frazioni, dopo il passaggio sul Massiccio Centrale, ecco stagliarsi le Alpi. La 17/a tappa prevede il transito sul Col du Galibier, il giorno dopo il Col d'Izoard ospita un arrivo in salita per la prima volta nella sua storia. Prima della passerella finale del 23 luglio, la Montgeron-Champs Élysées di 105 km, il destino della Grand Boucle passerà dalla seconda cronometro individuale, 23 km con partenza ed arrivo a Marsiglia. L'ultima possibilità per sparigliare le carte.

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