"Il campionato a questo punto dopo 12 gare è senza dubbio aperto al 100%"
La quarta vittoria stagionale centrata a Silverstone, la seconda di fila dopo quella in Austria, ha riconsegnato ad Andrea Dovizioso la leadership del mondiale MotoGp (grazie alla caduta di Marc Marquez) e una maggiore consapevolezza in vista di un finale di stagione che si annuncia entusiasmante e incandescente, con quattro piloti racchiusi in 26 punti. Il forlivese ha riportato in alto la Ducati, che sembra nuovamente pronta a contendere il titolo ai colossi giapponesi Honda-Yamaha dopo gli anni d'oro della coppia Capirossi-Stoner. Proprio il pilota bolognese, Loris Capirossi, parlando a LaPresse, ha 'incoronato' Dovizioso, che "sta facendo veramente un campionato incredibile, si sta meritando tutto e sta guidando secondo me anche al di sopra del potenziale di Ducati, il merito è suo".
Si aspettava il successo di Dovizioso a Silverstone?
Sono strafelice, certo la moto è cresciuta molto però lui sta andando veramente molto bene. Il campionato a questo punto dopo 12 gare è senza dubbio aperto al 100%. Ieri con la rottura del motore Honda di Marquez Dovizioso ha avuto questo vantaggio, ma probabilmente avrebbe potuto vincere anche se c'era Marquez. E' riuscito nuovamente a riprendere la testa del campionato e non sarà assolutamente facile tirarlo via perchè sta facendo sempre gare da protagonista. E questo è positivo.
Nelle ultime gare il forlivese ha dimostrato di essere alla pari anche nel 'corpo a corpo' con piloti come Marquez e Rossi. E' stato questo il principale salto di qualità?
Sul corpo a corpo Dovizioso è assolutamente un combattente, lo è sempre stato. Non è certamente un pilota che si tira indietro, lui nel corpo a corpo è sempre spettacolare, poi devo dire che adesso come adesso sta facendo cose incredibili. Io dalla direzione gara dopo metà gara, quando ho visto che stava un po recuperando, ho pensato 'ok se la giocherà anche stavolta'. E poi alla fine ci è riuscito. E' stato bravo.
Quante possibilità ha adesso Ducati di vincere il Mondiale?
Io ci spero molto, c'è da dire che questo è l'ennesimo campionato bellissimo, abbiamo 5 piloti in lotta per il Mondiale, io non toglierei dai giochi nemmeno Pedrosa. E' un campionato sempre più interessante, adesso andremo sulla pista di casa per Ducati, a Misano, vicino Borgo Panigale. Poi andremo ad Aragon, forse una pista più per Pedrosa, ma Lorenzo va molto forte e Marquez è di casa, quindi è veramente bellissimo questo campionato. Secondo me Ducati ha le carte per potersela giocare fino alla fine.
Che ruolo può avere Jorge Lorenzo in questo finale di stagione?
L'ho visto in crescita su tutto, sta trovando veramente fiducia perché ieri anche se è arrivato dietro si è piazzato a tre secondi, enegli ultimi giri girava più forte deo primi. Gli manca un niente per essere lì davanti, potrebbe essere un ulteriore aiuto per Ducati.
Cosa prova un pilota italiano a vincere su una moto italiana?
E' una soddisfazione incredibile perché sai lo sforzo che a casa stanno facendo, conosci perfettamente tutte le persone che lavorano al reparto corse a casa per te. E poi sei italiano, la Ducati è italiana, lui è romagnolo di Forlì, a un passo dalla Ducati, quindi è ancora più bello.
Le ultime prove di Dovizioso stanno quasi mettendo in ombra un certo Valentino Rossi, che comunque resta in lotta per il titolo anche dopo il terzo posto di ieri…
Rossi è sempre Rossi, a 38 anni sta combattendo come un ragazzino di 15. Ieri ha fatto una gara stratosferica, è stato bravissimo, è partito come un razzo poi ha spinto fino alla fine. Negli ultimi giri ha sofferto maggiormente l'usura della gomme e ha faticato un po' di più. E' stata una gara bellissima, Vale c'è, c'è sempre. Per quello dico che è un campionato molto aperto ancora.
Nell'anno in cui Ducati prende Lorenzo si ritrova con Dovizioso a lottare per il titolo. La concorrenza all'interno del box può essere stata una spinta in più per il forlivese?
Andrea è un pilota che ha dalla sua l'esperienza, è molto bravo a mettere a posto la moto, conosce la Ducati, è al suo quinto anno. Quest'anno ha trovato un pacchetto competitivo e lo sta sfruttando al 100%. Lorenzo arriva da una carriera in Yamaha, è salito su una moto come la Ducati che è una moto diversa, e quindi ha faticato un po' ad adattarsi, però secondo me è lì anche lui. Dovizioso ha sfruttato nel modo migliore il potenziale a disposizione.
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