In programma dal 2 al 4 giugno. Attesi 220 relatori e circa 3000 iscritti in arrivo da un centinaio di paesi
Dal 2 al 4 giugno il Camp Nou aprirà i battenti per ospitare, come già avvenuto l'anno scorso, il Congresso Isokinetic sul tema 'Football Medicine Outcomes: are we winning?'. Nella prestigiosa location dello stadio del Barcellona sono attesi 220 relatori e circa 3000 iscritti in arrivo da un centinaio di paesi. Uno studio della Uefa, che ha monitorato dal 2001 ad oggi 14.000 infortuni capitati a calciatori dei club d'élite del calcio europeo dimostra che, a fronte di apprezzabili progressi nel campo della prevenzione, della cura e della riabilitazione, il rischio totale di infortunio dei calciatori monitorati è rimasto sostanzialmente immutato.
I risultati di questo studio, che verranno presentati al Congresso, evidenziano anche che l'accresciuta frequenza di impegni agonistici e l'aumentata velocità e intensità del gioco disegnano un trend di rischio infortuni in aumento: se le lesioni ai legamenti della caviglia sono diminuite del trenta per cento, le lesioni ai muscoli sono invece aumentate ed ogni squadra se ne può aspettare circa quindici all'anno. Numeri che potrebbero aumentare in futuro, considerando che crescono di un quattro per cento annuo.
"Un grande momento di riflessione della comunità scientifica mondiale per analizzare le sfide vinte, quelle i cui risultati non sono ancora pienamente soddisfacenti e le tante partite in cui ancora cimentarsi – spiega Fabrizio Tencone, Medico dello sport e Direttore di Isokinetic Torino – in trent'anni abbiamo fatto passi avanti importanti, ma ci sono ancora molte domande a cui non abbiamo dato risposta e trend preoccupanti che dobbiamo prevenire". Dai tremila partecipanti attesi al congresso il 40% sono Under 30, dato sottolineato da Stefano Della Villa, fondatore di Isokinetic nonché presidente del Congresso insieme a Josep Maria Bartomeu, a sua volta presidente del Barcellona. "Il 40 per cento dei circa 3000 iscritti al Congresso ha meno di trent'anni. Ciò significa che avremo l'occasione, che è insieme una grande responsabilità – ha evidenziato – di cominciare a trasferire a chi verrà dopo di noi il nostro know-how".
Un passaggio di testimone importantissimo fra le giovani generazioni che avanzano e il gotha della riabilitazione ortopedica internazionale e medici e preparatori atletici dei principali 'top team' europei, dal Real Madrid al Bayern, passando ovviamente per il Barcellona, che proprio in questo 2018 celebra i 120 anni dalla fondazione del club.
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