Fernando Alonso ha vinto per la prima volta in carriera la 24 Ore di Le Mans, storica prova del Campionato Mondiale Endurance sul circuito francese. Il pilota spagnolo, due volte campione del Mondo di F1, si è imposto a bordo di una Toyota in compagnia del giapponese Kazuki Nakajima e dello svizzero Sébastien Buemi.
Per Alonso era la prima partecipazione in assoluto alla 24 Ore di Le Mans, mentre la casa giapponese riesce a trionfare a Le Mans dopo venti tentativi andati a vuoto. La Toyota n.8 di Alonso ha preceduto di due giri la Toyota n.7 e di ben dodici giri la Rebellion N.3, primo prototipo non ibrido nella categoria LMP1.
"È una sensazione incredibile! Sono ancora un po' scioccato… In questo momento, è difficile esprimere le emozioni", ha commentato Alonso alla fine. "Guardare l'ultima mezz'ora di Kazuki (Nakajima, ndr) in televisione è stato molto stressante. Non sapevo se guardare, dormire o guardare la MotoGP. L'adrenalina che abbiamo ora, questi sentimenti, superano la fatica e lo stress. Sono molto orgoglioso dei miei compagni di squadra e del team", ha aggiunto lo spagnolo. "È un incredibile successo vincere a Le Mans. La preparazione è stata perfetta e anche la gara", ha proseguito.
La svolta nelle prime ore di questa mattina, quando l'equipaggio guidato da Alonso ha preso il largo sull'altra Toyota guidata dall'inglese Mike Conway, dal giapponese Kamui Kobayashi e dall'argentino Jose Maria Lopez, accumulando due giri in vantaggio nonostante due penalità di un minuto durante la notte per eccesso di velocità sotto bandiere gialle. Con il successo di Le Mans, Alonso vede sempre più a portata di mano la mitica Triple Crown del Motorsport avendo già vinto in carriera due volte il Gran Premio di F1 di Montercarlo. Ora al pilota spagnolo manca soltanto la 500 miglia di Indianapolis per eguagliare un'impresa riuscita in passato soltanto all'inglese Graham Hill. Nel frattempo il 36enne ex ferrarista va a fare compagnia ai soli altri cinque piloti capaci di vincere sia a Le Mans che a Montecarlo: Tazio Nuvolari, Maurice Trintignant, Bruce McLaren, Jochen Rindt e lo stesso Hill. Dinanzi ai ai 256.900 spettatori che hanno affollato gli spalti di Le Mans durante il weekend, Alonso ha dimostrato tutta la sua abilità e adattabilità.
Nel suo primo stint di sabato, lo spagnolo ha effettuato due sorpassi mozzafiato per strappare il primo posto all'altra Toyota. A notte fonda, dopo che Buemi aveva ottenuto un minuto di stop and go, è stato ancora Alonso a prendere il sopravvento e a brillare nell'oscurità ricucendo il varco sull'altra Toyota. Poi questa mattina il sorpasso decisivo di Nakajima, con la Toyota N.8 cha poi preso il largo fino alla vittoria. Spettacolare l'ultimo giro, con Buemi e Alonso seduti sull'auto mentre Nakajima era alla guida. "Mi sentivo bene di notte e ho cercato di recuperare", ha dichiarato Alonso commentando le sensazioni provate a guidare di notte. Alonso "è stato un valore aggiunto per la squadra", hanno poi commentato i suoi due compagni di squadra che andavano a caccia del successo a Le Mans dal 2012. Prima di Alonso, l'ultimo pilota di F1 a vincere a Le Mans è stato Nico Hulkenberg con la Porsche nel 2015. Il tedesco aveva partecipato però solo a quella gara, mentre Alonso sta disputando tutta la stagione del Mondiale Endurance e dopo aver vinto i primi due round è in testa alla classifica generale. In gara c'era anche un altro ex pilota di F1, l'inglese Jenson Button che non è riuscito ad arrivare al traguardo a bordo della sua SMP.