Duecentoventisei chilometri da San Vito di Cadore a Grado. Sosa, leader della corsa, proverà a difendere la maglia azzurra da Ravasi e Ciccone. Dalle 17:00 su LaPresse
Dalla tappa più dura a quella più lunga. Dopo i tre passi dolomitici (Rolle, Valles e Giau) che hanno incoronato Ivan Ramiro Sosa (Androni Giocattoli Sidermec), l’Adriatica-Ionica Race torna in pianura per la penultima giornata. Duecentoventisei chilometri da San Vito di Cadore a Grado, comune che affaccia sul mare in provincia di Gorizia, con una sola salita nell’unico gran premio della montagna, il passo Crosetta. Scollinati i 1120 metri, tutta discesa fino alla base del monte per poi iniziare un lungo rettilineo che porterà i ciclisti all’arrivo.
Quasi certa la volata “a ranghi compatti”, come scrivevano i giornalisti di una volta, dove i favoriti sono Elia Viviani (Quick Step Floors), Mark Cavendish (Dimension Data) e Simone Consonni (UAE Emirates). Per il campione olimpico dell’omnium a Rio 2016 sarebbe la terza vittoria su quattro all’Adriatica Ionica Race ma la maglia azzurra di leader ormai è irraggiungibile. Viviani è a 37 minuti dal colombiano Sosa che si giocherà la vittoria finale con Edward Ravasi (UAE Emirates), lontano 18 secondi, e Giulio Ciccone (Bardiani CSF), a 45. La corsa sarà trasmessa dalle 17:00 su LaPresse.
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