E la regina dello short track italiano Arianna Fontana finisce nel libro dei record

 Dalla pista lunga a quella dello short track, il metallo non cambia, la storia invece sì. Dopo il secondo posto di Francesca Lollobrigida nei 3000 metri di pattinaggio di velocità, prima donna a salire su un podio olimpico in questa disciplina, è stata la volta della staffetta mista, in programma per la prima volta ai Giochi Olimpici, raccogliere idealmente il testimone centrando un argento al primo colpo. A finire dei libri dei record in questo caso è Arianna Fontana, la regina dello short track italiano. La valtellinese ha ottenuto il nono podio a cinque cerchi in carriera (mai nessuna come lei nella sua specialità) in altrettante edizioni dei Giochi a cui ha partecipato. La ragazzina spavalda che sfrecciava in staffetta a Torino 2006 ora è diventata il punto di riferimento del movimento. E questo, lei stessa promette, è solo l’inizio.

 “Se questa medaglia mi tranquillizza? Mi sa che fa salire ancora di più la fame…”, ha raccontato a caldo Fontana, che insieme alle sorelle Valcepina ha centrato la qualificazione per i quarti dei 500 metri, la sua distanza preferita, mettendo nel mirino una medaglia in vista della gara di lunedì. Anche perché la staffetta azzurra, composta da Arianna e Martina Valcepina, dal figlio d’arte Pietro Sighel, dal veterano Yuri Confortola e da Andrea Cassinelli, è andata a un passo dall’oro, sfumato per appena 16 millesimi dopo una grande rimonta proprio di Sighel. Il successo alla fine è andato ai padroni di casa della Cina, ma tutto il gruppo azzurro del ghiaccio ha motivo per esser soddisfatto. “Io non sono abituata a non essere l’ultima staffettista ma oggi mi sono sgolata per tifare Pietro – ha rivelato la chioma bionda dello short track – E’ la prima medaglia che prendiamo, durante la stagione non siamo mai riusciti ad andare a podio anche se eravamo sempre vicini. Che posto ha questa medaglia? Siccome è la nona comunque ha un posticino speciale. E’ la nona sinfonia, mi piace ammette prima di guardare ai prossimi impegni. “Abbiamo iniziato bene conclude – abbiamo ancora quattro eventi, vediamo di continuare così”. A esultare più di tutti dopo questa prima giornata da ricordare per l’Italia ai Giochi di Pechino è invece il numero uno del Coni Giovanni Malagò, ancora costretto a seguire le gare dall’hotel a causa del Covid ma comunque felice di festeggiare “due argenti di peso che valgono oro”. “Abbiamo iniziato queste Olimpiadi alla grande, con due medaglie storiche – ha evidenziato – la prima tra le donne nel pattinaggio di velocità e la prima in assoluto in una staffetta mista. L’Italia c’è. Date retta a me: ne vedremo delle belle!”. Chi ben comincia…

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