A Pechino i Giochi invernali si sono aperti con un pensiero al conflitto: assenti gli atleti di Russia e Bielorussia
Per la seconda volta in meno di un mese il mondo rivolge il proprio sguardo alla Cina, ma in questa occasione di spirito e atmosfera olimpica c’è ben poco. Le Paralimpiadi di Pechino 2022 si sono aperte mentre in Ucraina un intero paese sta combattendo una guerra contro la Russia, bandita dalla manifestazione, al pari degli atleti di nazionalità bielorussa, dopo aver violato la tregua olimpica subito dopo la conclusione dei Giochi Invernali ma proprio alla vigilia dell’evento dedicato al mondo paralimpico, a cui partecipano 46 delegazioni. E se gli organizzatori, attraverso le parole del numero uno del comitato promotore Cai Qi, si limitano a parlare di “futuro condiviso per l’umanità”, la parola ‘pace’ (pronunciata a gran voce proprio a fine del suo discorso) è al centro dell’intervento del numero uno del comitato paralimpico internazionale Andrew Parsons. “Sono il capo di un’organizzazione che ha come credo fondamentale l’inclusione. Sono inorridito da ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento – il grido d’allarme pronunciato sul palco in occasione della cerimonia d’apertura in riferimento all’invasione russa – Il XXI secolo è il tempo del dialogo e della diplomazia, non della guerra e dell’odio. La tregua olimpica è un diktat e una risoluzione delle Nazioni Unite adottata per consenso da tutti i membri dell’assemblea generale e deve essere rispettata, non violata”. Il dirigente brasiliano ha poi rivolto ai governi un invito a “unirsi come fanno gli atleti, di promuovere la pace, la comprensione e l’inclusione”, al fine di avere un mondo che sia “un luogo di condivisione, non di divisione”.
Poco prima lo stesso Parsons si era alzato ad applaudire l’ingresso nello stadio della delegazione ucraina, che ha sfilato in maniera solenne, evitando sorrisi e cenni di festa. Sostenuta dal pubblico del ‘Nido d’Uccello’ – lì dove meno di un mese fa lo stesso Vladimir Putin aveva presenziato accanto al presidente cinese Xi Jinping alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi – che ha compreso il momento e accompagnato con degli applausi il passaggio degli atleti ucraini. A guidare il team Italia, composto da 32 persone (29 atleti e 3 atleti guida), ci ha pensato Giacomo Bertagnolli, plurimedagliato ai Giochi di PyeongChang 2018 nello sci alpino. “E’ stata un’emozione indescrivibile – ha raccontato il portabandiera azzurro – essere lì davanti, guardare la bandiera, guardare avanti, è stato tutto incredibile. Tra poche ore saremo in gara e l’adrenalina sta salendo: non dobbiamo farla scendere ma dare il 100% domani in pista per riuscire a fare bene”. In questa rassegna paralimpica gareggeranno 564 atleti, su un totale di 78 eventi che assegnano medaglie. Ma per gli ucraini il pensiero non potrà correre a quanto sta accadendo in patria.
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