Europei di Monaco, Stefano Mei chiude il caso Jacobs: “Nessuna lite ma c’è stato errore”

Il numero uno della Fidal prova a smontare la vicenda riguardante l'assenza del campione olimpico nella staffetta azzurra 4x100 maschile e a ricustruire ufficialmente l'accaduto: "Tornando indietro faremmo altre scelte ma il bilancio finale è comunque positivo"

Numeri positivi, soprattutto se rapportati ai quattro bronzi racimolati nel 2018 a Berlino, la conferma di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, il più veloce e il più ‘in alto’ in Europa, la crescita di alcuni giovani, su tutti Andrea Dallavalle e Sara Fantini. La spedizione dell’atletica italiana a Monaco per gli Europei multisport è di quelle da ricordare, eppure nella conferenza stampa finale organizzata a Casa Italia Collection il nome più chiacchierato è quello di Marcell Jacobs. E non tanto per l’oro vinto nei 100 metri, bensì per il forfait dell’ultimo minuto nella batteria della staffetta 4×100 maschile, poi tagliata fuori dalla finale dopo il ricorso della Turchia che ha estromesso l’Italia che aveva l’ultimo tempo di ripescaggio. Un’esclusione amara che ha riacceso i riflettori sullo stato di salute del fuoriclasse di El Paso, che già in finale nei 100 aveva avvertito una contrattura al polpaccio, e sulle presunte frizioni tra l’entourage dell’atleta bresciano e la federazione.

“Non c’è stata nessuna lite, nessun alterco”, precisa il numero uno della Fidal Stefano Mei provando a smontare il caso e ricustruire ufficialmente l’accaduto. “Marcell avrebbe voluto correre la batteria della 4×100, aveva manifestato la sua disponibilità. Il suo allenatore era un po’ perplesso e avrebbe preferito un impegno soltanto per la finale – ha rivelato – Gli si è chiesto comunque di correre perché c’era il rischio di non entrare in finale senza di lui. Quando ha sentito il fastidio al polpaccio a pochi minuti dalla call room, si è pensato per precauzione di evitargli la gara”. In ogni caso il presidente della federazione di atletica leggere ammette che “tornando indietro faremmo altre scelte, sicuramente è stato fatto un errore ma è andata così”.

Il pasticcio della 4×100 maschile resta una delle note stonate della spedizione, di certo quella che ha fatto più rumore, ma il bilancio finale è comunque positivo. “L’esame è superato: non abbiamo preso 100 ma sicuramente un voto abbastanza alto – ha spiegato il direttore tecnico Antonio La Torre – Abbiamo un terreno da arare. Non che prima non ci fosse, ma rispetto a Berlino 2018 usciamo completamente diversi”. Fermo restando che “i risultati non ci esimono dall’esaminare tutte le criticità”. L’Italia farà rientro a casa lunedì, con Marcell Jacobs capofila. Anche se sulle reali condizioni del neo campione d’Europa, che presto farà gli esami strumentali di rito sulla natura del fastidio al polpaccio, trapela poco o nulla. “Adesso è tranquillo, sta facendo terapie”, si limita a dire Mei, che auspica che Jacobs “possa quanto prima resettare tutto, ritrovando l’equilibrio fisico, visto che per tutto l’anno ha dovuto inseguire con generosità la forma migliore”. Un punto e a capo sulla stagione, insomma. A maggior ragione con un infortunio da smaltire e un matrimonio, il 17 settembre, all’orizzonte.