Alla scoperta di fonti energetiche alternative per l'industria marittima

Alla scoperta di fonti energetiche alternative per l’industria marittima. È l’obiettivo della Monaco Energy Boat Challenge, organizzata per il decimo anno dallo Yacht Club de Monaco. Per quattro giorni 31 università internazionali e circa 50 squadre in tutto si sfidano in mare in una serie di prove. Ma l’evento è anche l’occasione per molti attori chiave dell’industria nautica di scoprire nuove idee in termini di propulsione. 

Tra questi c’è Monaco Marine, società fondata a Monaco 30 anni fa e specializzata in refit e manutenzione, soprattutto di yacht. “È molto importante incoraggiare i giovani a trovare soluzioni sostenibili che possano essere implementate nel mondo dello yachting, quindi siamo qui per supportare tutte le persone coinvolte in questo evento”, Tanguy Ducros, chief commercial officer di Monaco Marine. Parallelamente alla competizione, c’è anche spazio per pensare al futuro con un Job Forum che ha l’obiettivo di aiutare gli studenti ad avvicinarsi al mondo del lavoro. Alcune società come SBM Offshore hanno scelto di supportare un team che partecipa alla competizione. Per la realtà monegasca la scelta è ricaduta sull’equipaggio indiano Sea Shakti e la loro barca Yali, costruita con una cella a combustibile a idrogeno, una batteria al litio e anche un sistema di propulsione elettrica di propria fabbricazione. “Come SBM siamo tradizionalmente presenti al Monaco Enery Boat Challenge, che quest’anno segna il decimo anniversario. Siamo presenti in molteplici forme. Innanzitutto siamo uno dei principali sponsor dell’evento, abbiamo la nostra barca che gareggia nella Energy Class e sosteniamo per il secondo anno consecutivo il team indiano che è nostro sfidante nella medesima categoria. Inoltre, quest’anno si è verificata la coincidenza di avere qui in transito allo Yacht Club il Normand installer, nave di installazione di grandi dimensioni che possediamo e gestiamo insieme a Solstad. È diretto a Marsiglia per installare dell’eolico flottante a largo di Marsiglis”, dice Francesco Prazzo, direttore generale di SBM Offshore. Anche Oceanco ha deciso di supportare uno dei team in gara, puntando sull’equipaggio francese ‘Nereides’. “Supportiamo la Monaco Energy Boat Challenge da molto anni ma in questa edizione abbiamo aumentato il nostro contributo. Abbiamo deciso di fare da mentore a un team e anche nel concreto di fornire all’equipaggio una cella a combustibile per la competizione. Per noi quello che succede in questi giorni è come un laboratorio: ci sono le università e gli studenti che testano diversi tipi di propulsione e innovazioni. Credo che sia un modo molto interessante per fare delle prove per il futuro”, aggiunge Paris Baloumis, group marketing director di Oceanco. Il gruppo Palumbo “crede nelle nuove generazioni, soprattutto quando si tratta di sostenibilità perché crediamo che saranno loro i protagonisti del futuro di questo settore”, afferma Antonio Palumbo, ceo Marseille shipyard PalumoSY Refit. Dal loro punto di vista, gli studenti apprezzano l’opportunità di pensare al futuro della vita durante la Challenge. “Avere la possibilità di parlare con alcuni dei principali attori del settore è fondamentale per poter navigare nel mondo del lavoro. Poter prendere parte alla gara e allo stesso tempo parlare con alcune delle industrie più rappresentative di questo mondo è fantastico”, afferma Daniele 29 anni dell’Università di Messina. “È interessante capire come funziona un colloquio di lavoro. È un’iniziativa molto utile e se ora stessi prendendo la laurea magistrale, lo considererei sicuramente uno dei motivi principali per partecipare all’evento”, aggiunge Iacopo 21 anni dell’Università di Bologna. 

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