Il presidente del Coni: "Servono norme diverse"

“Ho sempre detto che il problema numero uno era lo sport nella scuola, il problema numero due era l’impiantistica e che noi facciamo dei miracoli partendo dal presupposto che oggettivamente non mi sembra che a questi due problemi sia stata data una risposta”. A dirlo è il presidente del Coni, Giovanni Malagò, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’adeguatezza degli impianti sportivi in Italia, a margine della cerimonia di presentazione della portabandiera di prossimi prossimi giochi Olimpici Invernali Giovanili in programma a Gangwon in Corea del Sud dal prossimo 19 gennaio al primo febbraio. “Adesso questo governo ha manifestato le intenzioni di fare qualcosa di più e di diverso sulla scuola. Aspettiamo, vediamo. Per ciò che riguarda l’impiantistica non mi sembra che ci sia un Piano Marshall ed è indispensabile. Non vale solo mica per il calcio, come ha detto Casini, perché ad eccezione di rarissimi casi che sono poi quelli che sono riusciti, se tu vai a guardare tutti gli impianti pubblici che sono comunali, scegli un posto, dove vai vai, di fatto non è mai successo nulla”, ha sottolineato Malagò. “Salvo quando, io credo grazie alla credibilità del Paese e del sistema sportivo e del Coni, siamo riusciti a portare un grande evento sportivo, voi ditemi un solo impianto pubblico, ma uno, che è stato realizzato di qualsiasi natura, non di uno stadio, anche un palazzo dello sport, ditemene uno”, ha proseguito Malagò. “Quando io racconto questa cosa ai miei colleghi in giro per il mondo mi chiedono se li stia prendendo in giro. Purtroppo è così, quindi è la dimostrazione che o fai delle norme diverse oppure hai bisogno di un grande evento sportivo”.

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