La violenza da parte di tre atleti durante un ritiro ad agosto. La Fis pronta a costituirsi parte civile. Indaga la procura di Siena
“In riferimento alle notizie riportate oggi dal quotidiano ‘Il Messaggero’ e riprese da altri organi di stampa, la Federazione Italiana Scherma ritiene doveroso e necessario specificare quanto segue. La FIS ha tempestivamente, e in più occasioni, avuto confronti diretti con la Magistratura inquirente, al fine di conoscere la situazione e gli sviluppi dell’attività investigativa, nel rispetto del segreto istruttorio che contraddistingue la fase procedimentale ancora in corso. Sulla base di tali informazioni e rassicurazioni acquisite, la Federazione – differentemente da quanto riportato – ha dettagliatamente risposto all’avvocato della denunciante, depositando anche la nomina della Federazione per una costituzione di parte civile nell’eventuale giudizio, qualora venisse disposto dalla giustizia ordinaria”. Così in una nota la Federazione italiana scherma, commentando la notizia, riportata da ‘Il Messaggero’, secondo cui una campionessa di scherma di 17 anni della squadra dell’Uzbekistan sarebbe stata abusata da tre atleti della Federscherma in un ritiro a Chianciano Terme.
Lo stupro di gruppo sarebbe avvenuto tra il 4 e il 5 agosto scorso durante un ritiro pre estivo nella località in provincia di Siena a cui partecipavano più squadre di varie Federazioni. Sul caso indaga la Procura di Siena. “La ricostruzione fornita, nelle parti che chiamano in causa l’operato della FIS, non risponde in alcun modo all’attenzione posta sulla vicenda da parte della Federazione, che si è invece immediatamente attivata nei contatti con la Magistratura ordinaria e sportiva, riponendo massima fiducia nell’operato delle autorità”, prosegue la nota, sottolineando che “la Federazione Italiana Scherma, che dei valori sani e autentici dello sport ha fatto la bandiera della propria attività non meno delle medaglie olimpiche e paralimpiche, e che attraverso questo lavoro quotidiano si è affermata come un esempio riconosciuto di impegno sociale, valuterà tutte le azioni necessarie a tutela della propria immagine e a difesa di quel che ogni giorno afferma nelle sale di tutta Italia”.
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