Susanna De Angelis commenta l'esclusione dai Giochi per scelta tecnica del dt Patrizia Giallombardo
“La botta Giorgio l’ha presa, non nascondiamocelo. Spero solo che capiscano quello che è successo, quello che forse tutto il mondo si sarebbe aspettato, un po’ più di coraggio. Avremmo dovuto crederci di più, credere di più in lui, che con 4 mesi di lavoro il gruppo avrebbe fatto un lavoro fantastico e avremmo potuto avere la chance di giocarci una medaglia olimpica ‘speciale’ con un uomo nel team. Quindi serviva essere più coraggiosi. Io il campione d’Italia, d’Europa e del mondo l’avrei portato in squadra. Mi sarebbe piaciuto, per tutto il nostro ambiente”. Così a LaPresse Susanna De Angelis, allenatrice di sincro della nazionale giovanile svizzera e madre di Giorgio Minisini, l’icona del sincro maschile italiano, commenta l’esclusione dai Giochi di Parigi 2024 per scelta tecnica del dt Patrizia Giallombardo.
“Giorgio ha ricevuto messaggi da tantissime persone. Molti ragazzi hanno iniziato con lui. Andavano in piscina per conoscerlo. Tutte le mamme mi hanno scritto e ho sentito in loro la profonda delusione. Quando ha conquistato il Mondiale tutti hanno iniziato a crederci. E si spezza tutto questo? Lo so che faccio un discorso da madre. E da madre ho visto Giorgio combattere contro tante cose. La perdita del padre, la depressione con cui ha combattuto, il mettersi in gioco, il parlarne e il mostrarsi. Da madre volevo che lui si sentisse concludere un percorso. Poi magari arriva ai Giochi di Brisbane. Ma quanto sarebbe stato bello vedere lui e l’atleta americano Bill May che sono il sincro maschile, sfidarsi a Parigi? Sarebbe stato un sogno. Le due icone, i due atleti che hanno trasformato il sincro maschile, i due ambasciatori. Ci sarebbero dovuti essere entrambi”, ha aggiunto.
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