L'azzurra: "Possibilità di medaglia? Voglio credere di sì"

La danza è un linguaggio universale. E lei da bambina preferiva comunicare con quella più che con le parole. Antilai Sandrini, star del breaking in Italia, difenderà i colori azzurri ai Giochi, nella disciplina che farà il suo debutto ufficiale sotto i cinque cerchi. Una ‘responsabilità’ che la inorgoglisce e che si è moltiplicata proprio nel giorno della cerimonia di consegna del Tricolore ai due portabandiera Gimbo Tamberi e Arianna Errigo per mano del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“E’ stata un’emozione immensa e un grande onore essere lì con tutti questi grandi atleti che mi ispirano perché comunque anche se non pratico la loro disciplina, li seguo sempre e mi danno una forza di continuare a credere di più in me, di sognare in grande. Mi aspetto di poter raccogliere questa grande energia e dimostrarla poi sul palco quando dovrò performare”, dice a LaPresse l’azzurra classe ’97, nata a Livorno ma cresciuta ad Aviano, in Friuli, facendosi trascinare dal funky, dal soul, da James Brown e da Michael Jackson dal quale ha tratto ispirazione.

Vide i suoi video e ne rimase folgorata. “Il messaggio della mia disciplina è molto chiaro. A me piace la break perché facciamo parte di una bellissima comunità. C’è tanta amicizia e legame, questa fratellanza in generale è la base della cultura hip hop. E secondo me questo è uno degli aspetti più belli della nostra danza. C’è poi il fatto di poter essere liberi, spensierati, ballare facendo divertire gli altri e divertendoci. E anche questo è uno degli aspetti più belli della nostra disciplina. Poi la musica va da sé, è magia”, spiega l’azzurra, portabandiera, a suo modo, di uno sport olimpico che strizza l’occhio ai giovani.

“Io sono felicissima che il breaking sia entrato a Parigi perché ho potuto vedere tantissime nuove generazioni crescere in maniera spropositata e velocissima. Il livello è così alto che hanno spronato anche me ad alzarlo, quindi questa è una cosa incredibile. Possibilità di medaglia? Voglio credere di sì. E farò il possibile per arrivarci. I più forti nella femminile per adesso sono le giapponesi, nella maschile gli americani”. Ma comunque sia sarà un successo per Antilai, figlia di un dj che un giorno si mise a fare due passi di break. Da allora l’azzurra, giunta alla danza da strada fra ginnastica artistica e cheerleading con un titolo italiano nell’arte marziale Wushu, non ha smesso di ballare mischiando estro, creatività, talento, passione sacrificio e tanto divertimento. Ai Giochi, a Place de la Concorde, con la Tour Eiffel sullo sfondo, la ‘figlia del vento’ (questo il significato del suo nome in lingua orientale) spingerà con la sua forza esplosiva tutto il movimento italiano.

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