Il portavoce della squadra: "Ha scontato la sua pena e ha fatto tutto ciò che poteva per poter competere di nuovo"
L’Olanda si schiera al fianco di Steven van de Velde, il giocatore di beach volley che ha scontato una pena in prigione per aver violentato una bambina di 12 anni in Inghilterra. Il 29enne dell’Aia ha ricevuto un misto di fischi e applausi in occasione della sua partita di apertura domenica alle Olimpiadi di Parigi contro gli italiani Carambula e Ranghieri.
Dopo la sconfitta in tre set contro l’Italia non ha nemmeno parlato con i giornalisti, una rottura con una politica di lunga data del Cio. “Non è qui perché voleva solo riposare la mente e concentrarsi sulla partita”, ha detto il compagno di squadra Matthew Immers, che ha spiegato di non aver notato la reazione della folla. Il portavoce della squadra olandese John van Vliet ha affermato che la decisione di proteggere Van de Velde è stata presa dal Comitato olimpico nazionale e condivisa con quello internazionale.
“Stiamo proteggendo uno stupratore di minori condannato che è qui per fare il suo sport il meglio possibile e per un torneo per il quale si è qualificato”. “La questione generale delle condanne per reati sessuali è sicuramente più importante dello sport”, ha detto il portavoce della squadra olandese John van Vliet nella mixed zone dopo la partita. “Nel suo caso, abbiamo una persona che è stata condannata, che ha scontato la sua pena, che ha fatto tutto ciò che poteva per poter competere di nuovo“, ha aggiunto. Van de Velde è stato condannato nel 2016 e ha scontato complessivamente 13 mesi di carcere in Gran Bretagna e nei Paesi Bassi.
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