La boxeur azzurra a LaPresse: "Angela Carini non l'ho sentita, secondo me ci poteva fare un bel match"
La pugile azzurra Alessia Mesiano, classe 1991, avrebbe combattuto fino alla fine contro Imane Khelif, boxeur algerina al centro delle polemiche per l’incontro con Angela Carini. “Io non mi posso esprimere più di tanto perché non sono medico. Se il Cio e la commissione medica hanno dichiarato che effettivamente è donna, se ritengono così, effettivamente è così. Più di loro chi lo può sapere? Io ci ho combattuto in un torneo nel 2021, un match -60kg a Debrecen in Ungheria. È un’avversaria forte, è brava, ma non da dire che è imbattibile. Insomma, la Harrington per esempio l’ha battuta a Tokyo 2020. Ci sono avversarie più forti”, ha detto a LaPresse Mesiano, eliminata dall’irlandese Kellie Harrington agli ottavi di finale della categoria fino a 60 kg alle Olimpiadi di Parigi 2024.
“E’ forte come atleta ma ci sono ragazze più brave di lei. Mi sembra una donna a tutti gli effetti. In base agli ormoni e ai valori, io mi adeguo a quello che mi dicono di fare e nel caso ci combatto. E’ un po’ mascolina, ma ce ne sono tante. Se Angela (Carini, ndr) ha deciso di non combattere e si è ritirata va accettata la sua decisione. Cosa avrei fatto io? Io ci ho combattuto, non mi sono ritirata, anche se mi sembrava mascolina. Lei si è sentita di fare questo e va bene così”, ha affermato l’atleta di Latina.
“Angela non l’ho sentita, c’è stato un po’ un silenzio. L’abbiamo lasciata sfogarsi da sola. Sicuramente l’ha presa male. Mi è dispiaciuto, lei ha detto che le ha fatto male, avrà pensato che non era giusto combattere con questa ragazza. Magari lei è convinta che non sia una donna, oppure si è fatta davvero male. Siamo tutti parte di una squadra. Quello che posso dire è che secondo me ci poteva fare un bel match, poteva vincere o perdere, ma poteva fare un buon match. Se non se l’è sentita va bene così, mi allineo al presidente D’Ambrosi, se lei ha deciso di ritirarsi, l’ha fatto con criterio e va bene appoggiare questa sua scelta. Ora ci affidiamo alla World Boxing, visto che siamo usciti da Iba. Speriamo che tutelino noi atleti, che rispettino le regole del Cio e del pugilato”, ha aggiunto.
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