Un segno del destino, una prima volta nella storia dello sport italiano, una trama da film. Un momento d’amore. Saranno Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo i portabandiera dell’Italia alla cerimonia di chiusura di Parigi 2024 che andrà in scena domani sera allo Stade de France. Greg e Rossella. Uniti, ancora una volta. Insieme dal 2021, i due azzurri saranno la prima coppia di fidanzati italiani a fare da portabandiera nella storia dei Giochi. A inizio Giochi era stata la coppia sposata della Romania, formata dagli atleti di canottaggio, Marius e Ionela Livia Cozmiuc a portare il vessillo rumeno sulle acque della Senna. L’idea di scrivere questa piccola pagina della storia tricolore delle Olimpiadi è stata del presidente del Coni, Giovanni Malagò, che in prima persona ha chiesto a Paltrinieri e Fiamingo di sfilare in testa al gruppo azzurro nell’ultimo atto dell’Olimpiade di Francia che per i due portacolori azzurri è stata emozione pura.
Una magia che ha avuto inizio la sera del 30 luglio, quando i due, a pochi minuti di distanza l’uno dall’altra, hanno conquistato due podi. Prima, intorno alle 21.20, Greg si è preso il bronzo a ‘La Défense Arena’. Dopo circa un quarto d’ora, al ‘Grand Palais’, Rossella, insieme alle compagne di squadra, batteva la Francia, in casa loro, e vinceva la medaglia d’oro nella spada femminile. Il tutto sintetizzato con un selfie postato sui social dopo poche ore. Il racconto dell’avventura a Cinque Cerchi di Gregorio Paltrinieri si è poi arricchito di un argento nei 1500 metri stile libero e di una piccola delusione col nono posto nella 10 km in acque libere. Un dettaglio che non sporca due settimane memorabili. Parigi 2024, logica conseguenza di qualcosa che era iniziato 3 anni prima. Sempre alle Olimpiadi. Tokyo 2020, è lì che i protagonisti di questa storia si sono innamorati, è lì che Cupido ha scoccato la freccia, è lì che è iniziato quell’amore che vivrà una tappa indimenticabile nella cerimonia di chiusura di queste Olimpiadi che, per Paltrinieri e Fiamingo, sono state un segno del destino. La storia dei Giochi, quando si tratta di amori sotto i cinque cerchi, ricorda quell’immagine appassionata a Melbourne 1956 tra la ‘locomotiva umana’ Emil Zatopek e la moglie Dana Ingrova (Zatopkova da sposata), che subito dopo la vittoria del marito nei 5.000 si aggiudicò l’oro nella gara di giavellotto, scagliandolo oltre i 50 metri. I due atleti della Cecoslovacchia si ritrovarono lì nello stadio, esultanti, e si scambiarono un bacio che restò immortalato come in certe locandine di film appassionati dell’epoca. Un immagine simbolo di una coppia speciale che aveva un altro segno del destino in comune: erano nati lo stesso giorno.